Domenica 11 settembre Villafranca ospiterà la rievocazione storica delle Pasque Veronesi. Ma all’evento si arriva dopo giorni di polemiche. “La scelta della giunta comunale di Villafranca di affidare con la delibera n° 157/2011, al Comitato per la celebrazione delle Pasque Veronesi, la rievocazione storica dello scontro che ebbe luogo, a Quaderni di Villafranca, l’8 aprile 1848 fra reparti veronesi del 45° Imperial-Regio Reggimento Arciduca Sigismondo e reparti sabaudi di Carlo Alberto, appare quanto meno paradossale e sconcertante – accusa il consigliere Nicola Terilli -. Sconcertante e paradossale perché si affida la celebrazione di un evento storico ad un’associazione nota per le sue tesi antirisorgimentali e che, da tempo, ha avviato una proposta culturale di rilettura di questo complesso periodo storico assumendo chiare posizioni in chiave antiunitaria. Non si capisce perché durante la rievocazione storica di un avvenimento avvenuto nel 1848 si dia spazio al plebiscito del 1866 quando vi fu l’annessione del Veneto al Regno d’Italia; sul web si legge, infatti, che nello stesso giorno della rievocazione, un “gazebo ricostruirà le dubbie modalità con cui si svolse il plebiscito di annessione del Veneto all’Italia (21-22 ottobre 1866). Se l’evento che rievochiamo è accaduto nel 1848 cosa c’entra il plebiscito avvenuto 18 anni dopo?Si vuole rievocare il fatto storico di Quaderni o prendere spunto da esso per contestare il plebiscito del 1866 avvenuto con dubbie modalità?”. A queste contestazioni ha risposto il sindaco Mario Faccioli: “Nessuno ha mai detto che festeggiare e rievocare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia vuol dire festeggiare solo i fatti positivi o appoggiare una parte piuttosto che l’altra. Le rievocazioni si occupano di ciò che è realmente accaduto, che ha portato a quello che siamo oggi, in particolare nel rispetto di quanti si sono sacrificati e sono morti per i valori in cui credevano. Non mi risulta che la Storia italiana consideri un successo per l’Italia gli accordi di Pace siglati a Villafranca l’11 luglio 1859. Anzi, dal punto di vista italiano sono stati una sconfitta ma, come le Pasque Veronesi, si tratta di un fatto realmente accaduto. Come è stato sempre affermato, quest’anno l’intento è quello di richiamare alla memoria eventi storici, non solo risorgimentali, perché vogliamo rappresentare la storia per come è stata e non per come avrebbe dovuto essere. Come testimoniano i Tricolore che sventolano a Villafranca, non si tratta di una questione di norme o di Costituzione, ma riguarda piuttosto la coscienza e la memoria condivisa. Il principio che si vuole affermare è quello che abbiamo sempre sostenuto da quando siamo diventati Amministratori (e per il quale è stato coniato anche il logo di Villafranca Città Viva), cioè quello di una città pronta a proporsi con eventi diversi, sempre nell’ossequio delle leggi in vigore”.