L’opposizione attacca il progetto di recupero dell’area ex Tiro a segno presentato dall’Amministrazione per farlo diventare di proprietà comunale e portare una nuova struttura al servizio soprattutto die giovani. “Il progetto presentato dall’amministrazione per trasformare il Tiro a Segno in un centro di aggregazione di giovani non sta in piedi accusa Paolo Martari -. E’ da apprezzare il tentativo di recuperare in corner un progetto che troppo frettolosamente la maggioranza ha abbadondonato, immolandolo sull’altare del progetto Chievo. Evidentemente anche i nostri amministratori hanno finalmente preso coscienza che creare una struttura a servizio delle principali esigenze di adolescenti e giovani è una priorità oggi a Villafranca. Mentre esponenti di primo piano del PdL hanno da sempre urlato contro la costruzione di un centro per i giovani nell’area del vecchio mercato delle pesche, ad un costo irrisorio per il comune (ricordiamo che era previsto come contropartita del PIRUEA Publigas ed era nato da un percorso di condivisione fatto con molti ragazzi del territorio), affermando che si sarebbe trattato del nuovo “Leoncavallo” in salsa villafranchese, ora si presume che quest’opera possa vedere la luce grazie ad un project financing. Ma l’imprenditore privato è disposto ad investire, acquisendo la gestione temporanea di un’opera pubblica, se e solo se riesce a ripagarsi l’investimento in tempi ragionevoli, possibilmente guadagnandoci un pochino. Questo va detto, sia chiaro, non perchè non si voglia il centro (essendo stato promosso dal sottoscritto il progetto originario, la posizione è molto chiara da tempo!), ma perchè, così impostato, costituisce una ipotesi non realizzabile. Col rischio ulteriore che, non portandolo a termine nei termini prospettati, il Comune potrebbe addirittura perdere la disponibilità dell’immobile. Questa è un’iniziativa solo per provare a recuperare negli ultimi scampoli di amministrazione le carenze dei precedenti cinque anni”.