Per la prima volta quest’anno il Parco Natura Viva di Bussolengo, che ospita 270 specie di animali in via d’estinzione. resterà aperto fino all’Epifania, con un’esclusiva novità che farà felice soprattutto il pubblico dei più piccoli. Fino al 6 gennaio, infatti, il pubblico che ama gli animali e la natura potrà visitare il Parco e ammirare le magnifiche renne di Babbo Natale, che secondo la tradizione dei Paesi nordici si chiamano Comet, Dancer, Dasher, Prancer, Vixen e Donver. Il direttore Cesare Avesani Zaborra, illustra l’iniziativa di ospitare le renne: “L’arrivo dei sei esemplari di renna, provenienti dallo zoo di Copenaghen, rientra nell’ambito degli scambi di collaborazione tra i parchi zoologici più qualificati d’Europa. Le renne sono incluse nella lista rossa della IUCN (International Union for Conservation of Nature) pur non essendo una popolazione immediatamente minacciata d’estinzione. Le renne abitano la zona artica e sub artica del nostro pianeta e appartengono pertanto a quel pool di specie che potrebbero risentire pesantemente del cambiamento climatico. Inoltre la grave crisi economica globale sta aumentando in tutto il pianeta il bracconaggio di cui le renne sono state vittime privilegiate in epoche recenti. Il settore veterinario si è preparato per affrontare al meglio l’alimentazione molto specializzata, sostanzialmente a base di licheni, che renderà particolarmente utile gli studi relativi alla nutrizione in latitudini diverse da quelle originali. Le renne sono state collocate nell’area del parco destinata alla fauna europea che vede presente anche l’altro grande mammifero delle foreste dell’est del nord Europa, il bisonte europeo, oltre ai predatori quali linci, lupi e gatti selvatici”. L’impegnativo ruolo che il Parco si è assunto, quale centro tutela di specie animali minacciate d’estinzione, è tanto ambizioso quanto stimolante. Oggi le funzioni istituzionali di un moderno giardino zoologico abbracciano la conservazione della biodiversità sotto molteplici aspetti e si possono riassumere in tre fondamenti: conservazione delle specie minacciate, ricerca ed educazione.