Ecco le risposte dei candidati a sindaco alla seconda domanda: Le imprese hanno bisogno di costanti ammodernamenti e rapporti più facili con la pubblica amministrazione? C’è nel programma? Estensione della fibra ottica e linea diretta tra Comune e Aiv
Faccioli: «In cinque anni 25 milioni di euro e abbiamo dato da lavorare alle ditte locali per le opere sotto il milione. Portato dalla Regione contributi per il 50% dei soldi spesi. Nessuna amministrazione ha mai fatto tanto. Fibra ottica non è competenza del Comune e non è che porta risparmi. Per le imprese creato sinergie per facilitarle nell’aspetto lavorativo. Ci vuole responsabilità. Il dialogo deve essere bilaterale, per trovare risposte economicamente sostenibili e fattibili. Non si possono promettere cose irrealizzabili».
Martari: «I finanziamenti regionali che dice Faccioli, parte sono relativi a opere precedenti. Inoltre 10 milioni di Piruea da noi avviati sono rimasti nel cassetto e quindi non è tutto oro. Fibra ottica è necessaria. Chi lavora con i collegamenti telematici risparmia in viaggi, tempo, materiale. Idea di fondo è promuovere una relazione più fruttuosa e diretta con il mondo imprenditoriale. Con la pubblica amministrazione le relazioni sono difficili. La burocrazia c’è. Sportello unico per le attività produttive. Collaborare con associazioni esterne che possano sopperire alle difficoltà. Gli imprenditori non devono sentirsi isolati e soli».
Pecoraro: «Bisogna fare una sintesi tra domanda e offerta, coinvolgendo tutti. La fibra ottica è il futuro. E in alcune zone non c’è nemmeno l’Adsl. Ho un sogno: il polo fieristico con ufficio delle entrate, che l’abbiamo perso, Inps, Camera commercio, sportello bancario, postale e uno sportello per recuperare soldi dall’Europa. Mettere dentro tutto quello che serve per l’impresa. Sala conferenza. Dobbiamo recuperare la leadership. C’è chi fa ironia sulla nostra vicinanza con Tosi. Ma Verona è un’opportunità da sfruttare, con cui fare sinergia. Bisogna riaggregare tutti i comuni che ci circondano e confrontarci con Verona».
Davide Tumicelli: «La Regione ha stanziato 100 milioni di euro per coprire 95% del territorio con la fibra ottica. Dobbiamo andare a prenderli? Lo sa il Comune di Villafranca? Se uno si propone per amministrare deve sapere delle occasioni da cogliere e questa è una di esse. Tra Europa e Italia c’è 30% di differenza del mercato su internet. Verona è la prima città in Europa come copertura gratuita internet senza fili. Villafranca non ce l’ha nemmeno in centro storico. E’ assurdo. E questi sono progetti fattibili, crisi o non crisi. Serve anche per favorire il lavoro di piccoli imprenditori che creano nuovi progetti».
Bicego: «Conta il dialogo. I fondi ci sono. Se un sindaco è bravo li va a prendere. Non capisco come si possa essere ancora qui a chiedere questo collegamento Comune-imprese. Vuol dire che non c’è stata buona volontà. Stiamo parlando di cose che tutti dovrebbero volere. Perché non si reinventa qualche sistema azienda come quello del settore dei rffiuti portando avanti idee un po’ all’avanguardia. A costo di rischiare il commissariamento. Non ci vuole coraggio a dir che si fa ufficio per migliorare i rapporti o che si fa la fibra ottica. Proviamo a creare posti di lavoro con iniziative nuove legate all’ambiente».