Il Concerto del Risorgimento ha cambiato veste ed è stato un successo. L’interno del Castello ha valorizzato al meglio il tipo di spettacolo proposto che è apparso ben curato, raffinato nei suoi interpreti e piacevole da ascoltare, nonostante il programma proposto non fosse dei più conosciuti alla maggior parte del pubblico. L’attrice Francesca Vitaliani ha presentato con eleganza e competenza la serata. Sul palcoscenico l’Orchestra regionale Filarmonia veneta, il coro lirico San Giovanni, con il pianista e direttore Nicola Tumicioli, i cantanti Maya Dashuk (soprano), Alex Magri (tenore), Nicolò Dal Ben (baritono), con il direttore Maffeo Scarpis. L’occasione, del resto, era speciale: si celebrava il 154º anniversario della Pace di Villafranca, i duecento anni dalla nascita di Giuseppe Verdi e, soprattutto, si voleva ricordare Alida Ferrarini, la cantante lirica villafranchese morta recentemente. E il momento più toccante è stato proprio quando ha preso la parola il figlio Luca Giacomelli, presente alla serata insieme al papà Franco, che a breve debutterà in Arena nell’opera Giulietta e Romeo. «Mia madre era un soprano di fama internazionale, cantava in tutto il mondo, ma voleva sempre tornare a Villafranca, dove è cresciuta e ha vissuto e che amava. Per questo siamo felici che il concerto le sia stato dedicato». Il sindaco Mario Faccioli ha sottolineato la vicinanza di Villafranca ad Alida Ferrarini. L’assessore Maria Cordioli ha ringraziato i protagonisti della serata: “Sono stati tutti ottimi interpreti, a iniziare dal maestro Nicola Tumicioli direttore di un coro lirico veramente valido come quello di San Giovanni, e il direttore artistico Claudio Nezzi, che ha impostato per Villafranca una formula inedita del Concerto. Questo ci ha permesso di onorare al meglio la nostra concittadina che tanto lustro ha dato a Villafranca. Abbiamo cercato di migliorare la manifestazione e la scelta dell’interno delle mura è stata apprezzata da tutti: dagli operatori del centro che non hanno visto bloccata la strada per una giornata, dagli artisti che hanno potuto esprimersi al meglio e dal pubblico che, tra l’altro, si è goduto lo spettacolo senza dover sopportare la calura estrema che emanava solitamente dall’asfalto”.