“E se Andrea non fosse l’ultimo?“ Si è aperto con questo interrogativo il Convegno su “Sicurezza sul lavoro tra la norma e il cantiere” che si è svolto al Museo Nicolis di Villafranca. Promosso dall’”Associazione Amici di Andrea” e coordinato dall’avvocato veronese Maurizio Giletto, il convegno è stato organizzato per sensibilizzare le istituzioni, i media e l’opinione pubblica su un tema di scottante attualità e per ricordare Andrea Ghisi, giovane vittima delle morti bianche, scomparso 6 anni fa proprio a causa di un incidente sul posto di lavoro. Per l’occasione sono intervenuti anche l’Onorevole Alberto Giorgietti e l’Onorevole Gianpietro Dal Moro.
L’argomento, nella sua cruda drammaticità, non sembra avere trovato risposte adeguate, come testimoniato da autorevoli esponenti delle Istituzioni, magistrati, esperti del settore. A parlare di sicurezza e tutela sul lavoro sono intervenuti Antonio Gesumunno – Magistrato presso il Tribunale di Verona, Sezione Lavoro, Manuela Peruzzi – Spisal Verona, Andrea Panciera e Cinzia Spinarolli – Ministero del Lavoro.
Dagli interventi è emerso come le norme attualmente in vigore – seppure rigorose e rispondenti ai parametri europei – vengano spesso applicate in modo inadeguato e non siano seguite dai necessari controlli. Si aggiunga, a questo, la insufficiente attenzione da parte delle imprese ma anche, purtroppo, la scarsa osservanza da parte di molti lavoratori che, per eccesso di sicurezza o per trascuratezza, mettono a repentaglio la propria vita. L’appello agli organi competenti perché esercitino una maggiore vigilanza e tutela è stato corale e l’auspicio è che il mondo del lavoro, nella sua globalità, sia chiamato con forza a comportamenti più consapevoli e responsabili.
Ha condiviso questo appello anche Silvia Nicolis, presidente del Museo che ha ospitato il convegno presso il suo Centro Congressi. Riallacciandosi ai temi della sicurezza, Silvia Nicolis ha ricordato come alle morti bianche sul lavoro si aggiungano, ogni anno, anche molte “inutili” vittime di incidenti stradali, anche questi causati in buona parte da atteggiamenti poco responsabili e disattenti.