E’ arrivata alla settima edizione la rassegna “Meet the makers #7 Valeggio sul Mincio“ che mira ad incrociare la vita di giovani imprenditori, offrendola a platee di coetanei per stimolarli, rilanciando la passione che è insita in ognuno Anche a Valeggio sul Mincio, all’interno del contesto dello scambio europeo di giovani “Craft our future”, è stata una bellissima occasione per riflettere su questo tema cardine per il futuro dei nostri territori.
Il pomeriggio organizzato da salmonmagazine.com ha visto l’adesione di partner istituzionali di rilievo come Verona Innovazione, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Verona che mira a formare ed orientare i giovani nel mondo imprenditoriale, la sezione femminile dell’associazione Piccole medie imprese veronesi (API Donne) e la partecipazione di AIV l’associazione imprenditori del villafranchese. La bella cornice di oltre 50 giovani provenienti da Spagna Slovenia e Italia ha reso ancor più interessante il pomeriggio, arricchendolo di visioni di natura europea.
Testimonial e narratori delle proprie esperienze di micro imprenditorialità e start up (come tanto si ama definirle oggi) sono stati giovani del nostro territorio, nella selezione delle esperienze si è voluto ancorarle fortemente alle caratteristiche del territorio, si è parlato di agricoltura, enologia, turismo, cucina, cultura, ma anche internet, nuovi media e artigianato.
Mattatori del pomeriggio sono stati il giovanissimo Damiano Pace from Cerea, fondatore di Otherside Italia ditta individuale nella quale è pensatore, operaio e venditore, nato con la fortuna di avere in casa macchine per la tornitura del legno, ha reinterpretato la visione dei propri genitori di costruzione di mobilio classico, lanciando una linea di tavole da skateboard molto dinamiche e fashion.
Filippo Bresaola, presidente dell’associazione Produttori del Broccoletto di Custoza, prodotto a Km zero di storia cinquantennale: “Esperienza di rete, di condivisione, di narrazione e costruzione della storia di un prodotto tipico, ad un passo dal diventare presidio Slow food, presente sulle tavole dei ristoranti veronesi da dicembre a febbraio, corrisponde ad un nuovo modo di valorizzare il territorio. Non vendere il prodotto, ma venderne la storia e la tradizione!”.
Marco Bertoncelli in arte “Mello” e Marco Rossi in arte “Mr. Rossi”, imprenditori Villafranchesi trapiantati nel valeggiano, “Abbiamo aperto nel 2007, primo anno di crisi in un paese dove c’erano già 30 ristoranti…. ci davano un anno di vita! Da un anno cominciamo a vedere la luce, passione, dedizione, fantasia, capacità, passaparola… queste le parole chiave del loro offrire ospitalità”.