La notizia dei sigilli al campo di hockey di Villafranca ha lasciato molti amanti dello sport fra l’incredulo e lo sgomento. “Speriamo di riportare quanto prima la notizia della fine di questa storia, che tutto si risolva al più presto e che vinca l’hockey – commenta a nome della società Marco Saviatesta (nella foto con la squadra femminile durante un’iniziativa contro il razzismo) -. Sul fatto che tutto si risolverà ovviamente non ho dubbi, ma certo che non fa piacere apparire sui giornali solo per le difficoltà. Tutti gli enti hanno fatto il loro dovere compresa la Federazione. Ma la verità è che il club ha speso di più del previsto per poter completare l’opera ed ora dovrà trovare il modo di risolvere il problema, come succede da altre parti. Purtroppo siamo tutti nella stessa situazione e si fanno sentire la mancanza di sponsor e le difficoltà economiche”. La storia del campo è lunga e complessa. I finanziamenti erano pari a 310.000 euro. Ne mancano circa 20.000, che la società dovrà ricevere dalla Regione, e ne sono stati spesi 370.000. “Quindi restano da pagare ancora circa 70.000 euro – spiega Saviatesta – che ora provvederemo a recuperare confidando nell’aiuto della Federazione Italiana. Se, poi, ci fosse qualche altra azienda o ente che ci dà una mano sarebbe oro colato. Mettici la crisi, dovevamo organizzare tornei ma la palazzina non è mai stata fatta, manca la tribuna, mancano servizi igienici: non è facile per nessuno e non me la prendo con nessuno. Ci siamo presi l’impegno e mi auguro di sistemare al più presto il pagamento. Per quanto riguarda i sigilli, spero che siano tolti in breve tempo perché, a mio parere, non è sostenibile che si faccia chiudere un impianto comunale quando i problemi sono con la società perché non ha ancora pagato l’ultimo quarto del costo del manto”.