Le divise, gli incarichi, i ruoli: ma alla fine a contare sono sempre le persone. E che tra il capitano Alberto Granà e gli amministratori locali ci sia stato grande feeling si è visto questa mattina quando i sindaci di Villafranca, Povegliano e Mozzecane hanno consegnato una targa ricordo al comandante della Compagnia Carabinieri di Villafranca che lascia la cittadina castellana per assumere un prestigioso incarico a Udine. Alla compagnia di Villafranca spetta il comando di sette stazioni con 120 uomini in tutto per controllare un territorio vastissimo che va da Sona a Sorgà. Comprende, infatti, ben 15 comuni: Sona, Sommacampagna, Villafranca, Mozzecane, Povegliano, Vigasio, Nogarole Rocca, Castel d’Azzano, Isola della Scala, Erbè, Trevenzuolo, Bovolone, Salizzole, Nogara e Sorgà. Al suo posto dall’ 8 settembre subentrerà il capitano Fabrizio Massimi, attualmente comandante della Compagnia di Desenzano.
«Fondamentale il rapporto umano con cui hai guidato la Compagnia – ha sottolineato Mario Faccioli -. Sensibilità e professionalità che ti faranno fare la carriera che meriti. Porterai un po’ di Villafranca con te. Quando le cose funzionano e sono in sintonia, fa bene al territorio, fa bene a tutti».
Tomas Piccinini ha aggiunto: «C’è stata sintonia sin dal primo giorno, disponibilità e capacità di capire le problematiche sul territorio. E’ giusto che fai carriera viste le tue qualità».
Infine Anna Maria Bigon: «Ho visto in te grande passione e questo va oltre il lavoro. La divisa è all’interno della tua persona. Hai mostrato competenza e serenità nell’affrontare ogni situazione»
Il capitano Alberto Granà ha ringraziato tutti: «Sono momenti emozionanti, anche se la mia indole di soldato non lo dà a vedere. Lascio un territorio e anche un pezzettino di cuore. Anni indimenticabili per motivi professionali ma anche privati. Essere lontano mille chilometri da casa ti porta a costruirti famiglie alternative. Di solito lo fai nella caserma. Qui a Villafranca ho avuto l’opportunità di trovare altre famiglie, negli amministratori e nei loro collaboratori. Ho trovato subito dei punti in comune. Ci tengo agli obiettivi e al nostro ruolo. Per questo non ho mai rinunciato a raggiungere un traguardo per mancanza di risorse. Se la macchina è vecchia non è che non corri per rispondere a un’emergenza. E anche nessuno di voi si è tirato indietro. Passione e un po’ di idealismo. Grazie alla vostra lezione ora so come si comporta un sindaco che si rimbocca le maniche e agisce. Mi spiace andar via ma il nostro lavoro lo impone. Così diamo uno sguardo in vari angoli dell’Italia. Vi lascio degli ottimi collaboratori. Tutta gente che con passione fa il proprio lavoro, senza guardare l’orologio o la paga. Sono agevolato a non avere una famiglia e quindi ho potuto dedicare tutto me stesso all’Arma».
Dovendo fare un bilancio dell’attività. Granà parla di un Sud-Ovest di Verona dove non ci sono criticità che possano suscitare allarme: «Così abbiamo potuto dedicarci alla prevenzione e alla repressione degli altri fatti illeciti e tra questi le energie maggiori sono state destinate al contrasto dei reati contro il patrimonio, in particolare furti nelle case e nelle aziende. Con la popolazione c’è stato un buon rapporto, e invito i cittadini a continuare nella massima collaborazione con i Carabinieri nell’interesse della comunità».