La Provincia corre ai ripari dopo la chiusura degli Iat. Ed è doveroso far di tutto per riaprirli vista l’importanza fondamentale di questi uffici in una provincia turistica come Verona. Il presidente Antonio Pastorello ha tenuto un incontro con i rappresentanti sindaci della provincia toccati dalla chiusura degli IAT, per cercare eventuali percorsi da intraprendere congiuntamente, ovvero Verona, Lazise, Malcesine, Peschiera del Garda, Torri del Benaco, Brenzone, San Pietro in Cariano, San Zeno di Montagna e Soave. Erano presenti anche il dirigente provinciale Luigi Oliveri, la funzionaria Monica Fondriest e l’amministratore unico di “Provincia di Verona turismo”, Loris Danielli.
Dallo scorso primo novembre il territorio veronese deve fronteggiare l’emergenza dell’informazione turistica visto che sono stati chiusi gli 8 uffici Iat, che da nove anni svolgevano le funzioni di accoglienza e informazione a circa 600 mila visitatori l’anno. La chiusura – con conseguente cassa integrazione per 30 dei 34 dipendenti della società “Provincia di Verona turismo” che li gestisce – è stata causata dal rispetto del Patto di stabilità che ha impedito la prevista erogazione da parte della Provincia (socio unico della società) di 719 mila euro necessari all’attività.
Inoltre, la nuova legge regionale sul turismo (11/2013) prevede l’istituzione di nuovi organismi per le funzioni di accoglienza e informazione che sono le OGD (Organizzazione gestione destinazioni), chiamate anche con la dicitura inglese DMO (Destination management organisation). Questi organismi devono ancora nascere (solo il Comune di Verona insieme con Provincia e altri enti cittadini hanno già siglato un accordo da mandare in Regione) e quindi nell’immediato manca il soggetto che possa garantire i servizi turistici.
“Per prima cosa andrò la settimana prossima in Regione a parlare con il dirigente e con il presidente Zaia per capire chi fa cosa – sottolinea il presidente Pastorello – . Nello stesso tempo disponiamo della professionalità maturata in questi anni dalla nostra società, che sarebbe un peccato disperdere. Per questo dico che, in un momento di emergenza come questo, è importante fare squadra: ai sindaci non conviene agire per conto proprio per una questione di costi. Dobbiamo essere uniti e combattere, perché i problemi vanno risolti insieme. L’obiettivo potrebbe essere quello di avere ‘Provincia di Verona turismo’ come socio operativo dell’OGD. Analizzeremo insieme ai Comuni costi, presenze e ricavi dei singoli uffici Iat per fare e ricevere proposte concrete. E’ necessario programmare e agire tutti insieme, e la mia carriera amministrativa è dimostrazione del fatto che con me, carrozzoni non se ne fanno. Tanto è vero che la società amministrata da Loris Danielli attrae finanziamenti privati, che di regola non vanno dove ci sono gli sprechi”.