La notizia dei lavori in via Vertua e in piazza mercato a Dossobuono hanno riscosso consensi ma provocato anche qualche malumore per il trasferimento dei banchetti. Stefano Zanardi, a nome di un gruppo di cittadini, non vede di buon occhio lo spostamento del mercato.”Volevo felicitarmi per la decisione di rifare i marciapiedi di via Vertua, via nella quale abito, che erano ridotti a Camel Trophy, un percorso aspro e impervio per chi doveva affrontarli con passeggini o carrozzine. Ma poi scopro leggendo Target di novembre che il Comune ha disposto il rifacimento anche della piazza e che il mercato verrà spostato in via Vertua. Ricordo lo scorso maggio due giorni del mercato del forte, piazzato sotto casa, frastuono a mattina presto per il montaggio dei banchi, problemi ad entrare e ad uscire da casa con l’auto. Ma va bene… è stato un episodio, si porta pazienza. A settembre sagra del paese. Da sempre il mercato era spostato per quella settimana nel piazzale della chiesa, dove non disturba nessuno. Invece quest’anno sempre in via Vertua. Accanimento puro: tutta la via bloccata, per un mercato misero dove la metà dei banchi non si sono neppure presentati. Ma si porta sempre pazienza.. sarà per una settimana all’anno. Ora invece il mercato diventa fisso qui, sotto casa. Ma non avete altri posti dove piazzarlo senza disturbare la vita dei poveri contribuenti di via Vertua? Il mercato non lo si può fare nel piazzale della chiesa? Non lo si può fare al palazzetto, di fronte agli alpini? Insomma, non lo si può fare altrove senza “rompere” a degli innocenti? Cercherò casa in un altro comune”. Risponde il consigliere delegato ai lavori pubblici Angiolino Faccioli: “Io parlo dal punto di vista dei lavori. La piazza andava riqualificata, servivano più posti auto, una migliore viabilità e bisognava risolvere il problema degli allagamenti. In ogni paese il mercato è in centro e inevitabilmente crea qualche disagio a chi vi abita. Il piazzale della Chiesa non è del Comune e quindi noi non ne possiamo disporre. Se poi stare nel nostro comune è così brutto, ognuno è libero di fare quello che crede. Dopo magari si lamenterà perché paga più tasse…”.
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