“Sanità regionale, ospedale locale (Magalini)” è il convegno organizzato dal Partito Democratico di Villafranca all’auditorium che ha risollevato tanti dubbi sul futuro del Magalini. Relatori, oltre a due sindaci del territorio come Graziella Manzato di Sommacampagna, presidente della conferenza dei sindaci dell’Ulss 22 e Anna Maria Bigon, sindaco di Povegliano Veronese e candidata del PD alle prossime regionali, l’ex ministro della sanità Mariapia Garavaglia e il prof. Claudio Lunardi, professore di immunologia dell’ospedale di Borgo Roma.
“I 180 giorni da luglio 2015 prospettati per l’attivazione del Magalini potranno essere rispettati solo se nel frattempo la Direzione Generale dell’ULSS 22 metterà in campo quel piano industriale che ancora non abbiamo visto – sostiene il consigliere comunale e provinciale del PD, Paolo Martari, chiamato a moderare l’incontro -. Il commissario governativo Canini ha assicurato che sarà speso ogni centesimo disponibile, acquistando anche macchinari tecnologicamente avanzati e eseguendo anche lavori di manutenzione del monoblocco che per troppo tempo non ha beneficiato dei minimi interventi richiesti. Ma da parte dell’ULSS 22 c’è bisogno di uno scatto in avanti, identificando innanzitutto la pianta organica, a cominciare dai primari e dal personale medico e paramedico necessario; dovrà fissare le date di trasferimento dei reparti da Isola e Bussolengo e dovrà anche acquistare gli arredi a corredo dei reparti. Infine rimane aperto tutto il tema legato alla viabilità ed ai parcheggi. Già l’attuale viabilità cittadina, che ha assunto le sembianze di un labirinto, non è rassicurante. E’ un costo che grava sull’amministrazione ma che dovrebbe trovare la compartecipazione della Regione visto che l’ospedale è funzionale ad un territorio più vasto. Restiamo quindi in attesa di vedere che cosa dirà il PUM (Piano Urbano della Mobilità), che l’amministrazione continua a promettere di portare in consiglio ma ancora non arriva. Ciò però, non ha impedito di ribaltare sotto-sopra le strade cittadine”. Parla di questi temi e dell’Ulss 22 anche il sindaco Manzato: “Le scelte del piano socio sanitarie sono state fatte davvero secondo logiche di razionalità? Su Bussolengo abbiamo investito milioni di euro per l’ampliamento e oggi si parla di ridimensionarlo, su Villafranca ancora non ci sono certezze. I sindaci oggi hanno molta più voglia di lavorare insieme, sono temi che riguardano un territorio, non un singolo comune. Vogliamo che la Regione ascolti le nostre esigenze”.
Più generale l’intervento della Garavaglia: “L’efficienza non si raggiunge difendendo piccole e piccolissime strutture, ma avendo il numero di ospedali che servono e facendoli lavorare in maniera organizzata e a tempo pieno. E salvaguardando i veri poveri e chi è veramente in condizioni di difficoltà: i ticket si tolgono a chi è fragile”. Racconta invece in prima persona l’esperienza di chi lavora in sanità il professor Lunardi, spesso interrotto dagli applausi. “A Verona siamo con Trento primi per la ricerca secondo le graduatorie, ma ci sono scelte illogiche: a B.go Trento ci sono 32 sale operatorie, un blocco simile, peraltro non utilizzato pienamente, non esiste neanche in città 4 volte più grandi. Si parla spesso di tagli, ma un conto è tagliare e un conto è razionalizzare”.
“La politica in sanità fatta dalla Regione nel nostro territorio è stata sbagliata: si sono fatte scelte dettate soprattutto da amicizie e convenienze – conclude il sindaco Bigon -. Ma le persone devono venire prima. E parlo soprattutto del sociale. Le famiglie devono far fronte alle situazioni di difficoltà con i servizi che gli dobbiamo garantire: parlo di assistenza domiciliare, di fondi per la disabilità, del sostegno ai comuni per gli anziani in casa di riposo. Se i soldi sono pochi è fondamentale spenderli meglio e darci come priorità la qualità di vita”.