Il caso Tosi ha aperto una velenosa disputa politica a Villafranca. Ecco il punto di vista dell’assessore Roberto Dall’Oca in difesa del proprio sindaco. «Se esiste un’anima critica in questa amministrazione verso il sindaco sono io, riconoscendone i difetti ma anche i pregi. Credo che il consigliere Zamperini abbia dovuto difendere la sua “carega“, ottenuta in Provincia con l’appoggio di Verona. Sul primo mandato del Sindaco Tosi i primi a dare appoggio alla sua candidatura furono tutti gli ex An rappresentati da Giorgetti. Ovvio, o quasi, l’appoggio seguente su Villafranca da parte Lega a Faccioli. Opere pubbliche, tassazione a Villafranca e l’impegno nel sociale non temono confronti con nessuno, figuriamoci con chi applica Imu, mini Imu e più ne ha più ne metta. Non abbiamo partecipate che sorreggono il nostro bilancio ne tanto meno palazzi storici da vendere per chiudere i bilanci. Il consigliere Zamperini faceva parte del gruppo che ha bocciato il progetto Chievo che avrebbe portato un palazzetto a costo zero. I quattro milioni che oggi spendiamo sarebbero serviti a fare una nuova scuola o comunque altre opere. Forse non era in giunta quando ne parlavamo. Nessun contributo o aiuto da Verona né su Rizza (scuola) né su Dossobuono (tratto b della circonvallazione) ma solo dalla Regione assessorato Massimo Giorgetti. Sulla Grezzanella chieda in casa sua su chi e come ha scelto nuove opere anziché condividere il completamento del secondo stralcio. Probabilmente è Faccioli il chiodo fisso di Zamperini e sarà probabilmente per questa sofferenza che è stato l’ assessore meno presente in giunta nella passata amministrazione. Ha contribuito a far naufragare parte del gruppo centrodestra di Villafranca portando con se la fine politica di tanti amici comuni. Ora abbiamo tre anni per tornare a ragionamenti sensati nell’interesse di Villafranca».