Giovedì 23 luglio alle 20.30 al Fantoni a Villafranca grande serata di presentazione del viaggio “Iran, tesori e profumi dell’antica Persia“ in calendario dal 24 ottobre al 1 novembre (info Lanai Viaggi tel. 045 6300660, info@lanaiviaggi.it, o in Agenzia). «La Persia è una delle più antiche e potenti nazioni del mondo, una di quelle che ci ha lasciato le più grandi vestigia sulla terra»: così scriveva nel XIV secolo Ibn Kaldun, il più famoso storico arabo del Medioevo. La Persia non ha mai smesso di affascinare e ammaliare i viaggiatori di tutte le epoche, forte del suo popolo che vanta 7mila anni di storia durante i quali è sempre riuscito a mantenere la propria identità, nonostante invasioni, occupazioni e rivoluzioni abbiano segnato profondamente il Paese. Dal 1935 la Persia si chiama Iran: rifacendosi non più alla regione che ha fatto la storia del Paese, il Pars, ma alla popolazione indoeuropea che vi abita, gli Ariani. Ed è proprio in Iran, Paese che nonostante le molte contraddizioni mantiene ancora tutto il fascino e la magia del Vicino Oriente, che ci porterà il viaggio del mese di ottobre proposto da Lanai Viaggi.
Si inizierà da Teheran, capitale moderna e caotica, ma che dà la misura della grande modernizzazione del Paese. Quindi si raggiungerà il Pars, con Shiraz, la città delle rose e dei poeti, tra giardini lussureggianti e moschee scintillanti. Di qui si toccherà con mano la storia visitando le due capitali del primo impero persiano, quello achemenide: Pasargade, la città di Ciro il Grande che qui volle farsi seppellire, e Persepoli, la città di Dario e Serse, in realtà una città-palazzo simbolo della potenza persiana, bruciata nel IV secolo da Alessandro Magno. Quindi Yazd, l’ombelico dell’Iran, dove da 2500 anni brucia ininterrottamente il fuoco sacro di Ahura Mazda, il dio dei persiani, di cui Zoroastro era il profeta.
E infine si arriverà a Isfahan, il gioiello rinascimentale dell’Iran, non a caso gemellata con Firenze, che vanta la grande piazza dell’Iman circondata dalle moschee, il palazzo del governatore, e l’immenso bazar, che da sola vale il viaggio in Iran.