In attesa che le indagini dei Carabinieri e la giustizia facciano il loro corso per individuare il colpevole dell’aggressione notturna di tre ospiti alla Casa di Riposo, va avanti il piano sicurezza. L’episodio ha lasciato il segno nell’opinione pubblica a Villafranca. E alla Morelli Bugna si è cercato subito di correre ai ripari.
«In casi di emergenza il presidente può emettere un decreto presidenziale per stabilire un budget in deroga – spiega Davide Tumicelli – e quindi ho deciso di percorrere questa via. Subito abbiamo stipulato un contratto con la vigilanza privata per avere una guardia armata all’interno dell’ente e ci siamo mossi per introdurre le misure di sicurezza idonee». Ieri sono così iniziati i lavori per l’installazione di 25 telecamere che serviranno a coprire tutti gli ingressi esterni e tutti gli ingressi di ogni piano di degenza. Ogni entrata di ogni piano verrà sorvegliata. E qualsiasi movimento farà squillare il cordless dell’operatore segnalando l’ingresso. A fine mese finirà il piantonamento armato all’interno della struttura e inizierà la portineria notturna fino al 31 Dicembre. «Dal primo di ottobre saranno ruotate tutte le caposala, preciso non per colpe loro, ma per destabilizzare la consuetudine dl piano che può esser studiata da qualcuno di fuori – ribadisce Tumicelli -. Faremo di tutto per garantire la sicurezza all’interno. Ma ripeto come ho affermato nelle scorse settimane che noi siamo un ente socio sanitario, non una caserma o un carcere. Non vogliamo creare un ghetto. Se vogliamo aprire la struttura alla comunità bisogna trovare la tecnologia che ci venga in soccorso».