«Carabinieri si nasce e si muore, andrò in pensione ma sarò sempre comunque pronto a dare una mano». Il comandante della Stazione Carabinieri di Villafranca Marco Fruncillo da domani, sabato, lascerà il servizio attivo. Dal 1 febbraio il suo posto sarà preso dal maresciallo Luca Tibaldo che proviene dalla stazione di Nogara. In sala consiliare è stato salutato con una sentita cerimonia.
Il vicesindaco Nicola Terilli, a nome della giunta e del sindaco ammalato, ha tracciato un profilo soprattutto umano: «Figura di carabiniere e di uomo straordinaria. Persona che ha saputo farsi voler bene da tutti ed ha interpretato il ruolo di carabiniere come buon padre di famiglia Si è sempre avvicinato ai più bisognosi andando ben oltre il proprio ruolo. Se poteva dare una mano o un consiglio ed essere presente anche fuori orario come puro volontariato, lo faceva. Con il suo modo di agire è stato un esempio. Si è sempre messo a disposizione e al fianco di tutte le amministrazioni. Chi lavora nel sociale sa i problemi e molti mi dicevamo che c’era Marco a dar una mano a chi deviava. Quando se ne vanno figure come questa uno si sente più solo».
Il capitano Fabrizio Massimi, comandante della Compagnia di Villafranca, ha apprezzato le sue doti umane e la capacità di capire le difficili problematiche della città: «Ho avuto 45 comandanti di Stazione e lui è emerso. Ha avuto la capacità di esaltare le proprie peculiarità umane. Dispiace che vada in pensione ma è giusto che ora stia con la famiglia che ha sacrificato in questi anni per dare il massimo alla comunità. Ma non mancherà la sua presenza perché sono sicuro che farà ancora molto perché si resta sempre carabinieri».
Il colonnello Massimo Cicerone, comandante del Terzo Stormo, ha aggiunto: «E’ un privilegio essere stato chiamato a questo saluto. Il Terzo Stormo è parte integrante del tessuto sociale di questa città e per noi è stato un punto di riferimento. Ha interpretato in maniera esemplare il ruolo di carabiniere».
Monsignor Giampietro Fasani ha evidenziato il doppio ruolo di Fruncillo «Il territorio ha tanti strumenti per creare serenità ai cittadini. Ci sono quelli educativi, come le scuole e le parrocchie, e quelli di controllo che a loro volta possono diventare educativi grazie alla presenza serena e silenziosa di persone come Fruncillo e i Carabinieri che ho avuto la fortuna di incontrare a Villafranca. Che continui la sua forte presenza educativa per il bene della nostra città».
Cristiano Tabarelli, ha portato il saluto del consiglio comunale: «Si apre per lui una nuova parentesi della vita che può essere molto produttiva. L’istituzione dei Carabinieri è sempre stata importantissima nel nostro territorio».
Marco Fruncillo ha ringraziato commosso: «Mi sento villafranchese a tutti gli effetti ed è un onore essere salutato in questa sala dove tante volte ho salutato altri. Abbiamo sempre affrontato assieme i problemi con gli amministratori e questo ci ha uniti. Sempre porte aperte in maniera reciproca. È questo è servito per aiutare altre persone. Ora mi dedicherò alla casa, alla moglie Annamaria, alle figlie Lara e Silvia e alle nipotine Cecilia e Gioele». Abiterà a 100 m dalla caserma che per tanti anni è stata la sua casa. Originario della Val di Non, ha lavorato a Vicenza, Trento e Torino. E’ arrivato a Villafranca nel 1979 , ha prestato servizio nel nucleo Radiomobile fino al 1988, poi comandante a Nogara per 5 anni e infine richiamato a Villafranca dove è stato a capo della Stazione per 23 anni. «Tra le tante operazioni di questi anni – ha spiegato Fruncillo – ricordo particolarmente quelle che hanno fermato persone che si erano rese responsabili di stalking e maltrattamenti verso le donne. Grande soddisfazione perché abbiamo liberato delle donne da schiavitù. Villafranca e città vivibile ma la guardia va mantenuta alta purché resti tale. Oggi giorno molti reati vengono fatti da persone che vengono da fuori».