Basta problemi di caldo o freddo alla Casa di Riposo. Sono stati infatti consegnati oggi lavori per la nuova centrale termo-frigorifera che dovrà garantire alla struttura il riscaldamento d’inverno e il raffrescamento dell’aria in estate. I lavori, che dureranno 180 giorni, sono stati aggiudicati alla ditta T.M. Troupe Spa di Cazzago di Pianiga con un ribasso del 18,45%, risparmiando 90 mila euro sulla base d‘asta. Quindi la spesa sarà di 548 mila euro. Le caldaie attuali sono degli anni 90 e quello più nuovo dei condizionatori risale a 15 anni fa. «Dopo un anno e un mese dal nostro insediamento variamo questo importante intervento, la promessa fatta in estate l’abbiamo mantenuta – commenta soddisfatto il presidente Davide Tumicelli, presente con le consigliere Loredana Bavosa ed Emanuela Bonfante – . Oggi spendiamo 54 mila euro di manutenzione, mentre le utenze ci costano 270 mila euro all’anno. Secondo i tecnici avremo un risparmio garantito di 45 mila euro sulle utenze e 20 mila sul contratto di manutenzione. La centrale, quindi, si auto mantiene. L’ammortamento è di 60 mila euro all’anno che sono i soldi che risparmiamo. Pertanto non dobbiamo aumentare le rette. Siamo partiti con questo intervento e non con la ristrutturazione dell’ente perché se non stralciavamo questa parte in estate ci toccava noleggiare di nuovo i motori. E’ un progetto che si integra con la futura ristrutturazione. C’è stato garantito l’85% del funzionamento anche in caso di guasto. Recuperiamo il motore acquistato. La prima parte dei lavori, quelli per l’aria condizionata, si concluderanno a maggio e poi si proseguirà per il riscaldamento».
A breve, inoltre, si procederà con la gara per la ristrutturazione della Casa di Riposo. Nei giorni scorsi c’è stata la conferma da Cariverona del contributo di 950 mila euro. I lavori prevedono una spesa complessiva di 3 milioni 600 mila euro. «Cercheremo di andare in gara europea prima del 15 di aprile – spiega Tumicelli – perché poi cambia il regolamento degli appalti pubblici, onde dover rifare tutto il carteggio. I lavori li facciamo perché sono oramai improcrastinabili. La struttura non è a norma antisismica e siamo in deroga e non puoi continuare senza la vasca dei vigili del fuoco, obbligatoria sopra i 120 posti letto. Le camere sono tutte da 4 nella parte vecchia e andiamo a farle da due perché anche qui non sono più ammesse». Il cantiere dovrebbe quindi aprire a settembre. I lavori riguarderanno 5 stanze da 4 posti per ognuno dei tre piani che diventano 30 doppie per gli stessi 60 posti complessivi. Il 9 marzo si pronuncerà il Tar sulla vertenza aperta dalla ditta appaltatrice dei lavori di ampliamento decisi dal vecchio consiglio di amministrazione ed annullati dall’attuale.