Se le partite durassero qualche minuto di meno l’Alpe Basket sarebbe in testa alla classifica. L’Ecodent Point Alpo domina per 38 minuti in trasferta la capolista Matteiplast Bologna, ma non riesce a contenere il ritorno delle padrone di casa che alla fine portano a casa i due punti. Peccato davvero: il momento-no continua in casa biancoblù, ma si tratta di una crisi di risultati e non di gioco. Anche la fortuna ha decisamente girato la spalle alle veronesi. «Assolutamente sì, Bologna ha trovato una tripla di tabella nel momento clou del quarto periodo – non sa darsi pace coach Nicola Soave – Deve arrivare il nostro momento, ne sono sicuro anche perché ce lo meritiamo. E per completare l’opera, Dzinic si è infortunata alla caviglia nell’ultima azione della partita». Anche questa non ci voleva perché l’Alpo Basket sarà di nuovo in campo mercoledì a Udine: «Cercheremo di recuperarla, ovviamente: è troppo importante per noi, Maki».
Tornando alla partita di Bologna, a parte il 4-0 iniziale, Bologna è stata sempre costretta ad inseguire: «Abbiamo trovato continuità, il primo quarto lo abbiamo chiuso sul +7 e siamo stati sempre avanti fino all’intervallo lungo. Nel terzo periodo abbiamo subìto il sorpasso, ma dal -2 le abbiamo ricacciate indietro sino al +9 per noi alla fine della terza frazione». Peccato per l’ultimo quarto in cui avete realizzato solo 8 punti: «Era prevedibile e fisiologico che la Matteiplast si rifacesse sotto: nel quarto periodo abbiamo fatto fatica ad attaccare il canestro e abbiamo sbagliato i tiri aperti che ci siamo creati. Bologna ha preso fiducia e ha messo il naso avanti a due minuti dal termine e ha portato a casa il match». Per voi solo due punti dalla panchina e il 12% nel tiro da tre: «Queste sono forse le due note negative della serata: abbiamo segnato solo con il quintetto, con una Vespignani che comincia a diventare la giocatrice che conoscevamo prima dell’infortunio. Ci sono mancati i punti delle guardie, però i passi avanti rispetto alla prova di Marghera sono evidenti: ci basta un niente per ritrovare il sorriso e i due punti».