Dal 3 al 15 dicembre la chiesa di San Rocco ospiterà la mostra «Ravenna: lo splendore dei mosaici» curata da Rivela e promossa dal Comitato di gestione della Biblioteca e il Comune Le riproduzioni riguardano i mosaici di Santa Apollinare Nuovo e la parte absidale di San Vitale. Domenica 18 ci sarà la gita a Ravenna.
Ermanno Benetti (Rivela) spiega le caratteristiche: «Questa mostra ha già fatto 12 le tappe nella provincia veronese. Mostra con 46 pannelli. Coinvolti volontari del paese per le guide e il montaggio. Verranno anche da altri paesi della provincia dove sono stati coinvolti i ragazzi delle scuole che hanno realizzanto lavori di mosaico». «Una mostra indicativa per cogliere i messaggi dell’arte, della storia, della religione» commenta Rosetta Rizzini, presidente del Comitato. Pasquale Cordioli (Comitato di San Rocco) spiega la scelta di ospitare la mostra: «Siamo aperti a queste manifestazioni culturali, in una tradizione che si tramanda da anni con libri, concerti, mostre. Già San Rocco in sé è una mostra». Concetto sottolineato dall’assessore Maria Cordioli: «Mostra gioiello in un ambiente che è un gioiello, uno dei simboli culturali e artistici della nostra città».
Il professor Enrico Perucci evidenzia il messaggio moderno della mostra: «Convivono fedi cristiane con connotazioni diverse. Innestare l’esperienza del passato nella vita di oggi. C’è molta attualità».
Sono state coinvolte anche il Liceo Medi e l’Istituto Bolisani. In alcuni giorni degli esperti affiancheranno gli studenti del Bolisani e del Medi che a turno garantiranno assistenza, guida e accompagnamento.
«E’ importante mettere in condivisione saperi e conoscenze – sottolinea Mario Bonini (Medi) – . BE’ bello che gli studenti facciano da guida, vuol dire che loro vogliono imparare, hanno bravi insegnanti alle spalle e vogliono comunicare con chi verrà a vedere la mostra. Bellissima occasione di crescita e condivisione. La scuola esce dalle sue mura e si proietta nella realtà».
Maria Rigo (Bolisani) aggiunge: «Accolto con entusiasmo, avendo l’indirizzo turistico i ragazzi hanno modo di crescere. Lavoriamo sul progetto per sviluppare le conoscenze dell’arte sul territorio».
Monsignor Fasani lancia un messaggio forte a chi si occupa di cultura: «L’esperienza culturale sul territorio ha valenza incisiva forte, ma bisogna portare cultura positiva, dove l’arte parla di valori umani e cristiani. Nell’arte cristiana c’è una vera catechesi che recupera tutte le dimensioni. Pur non essendo l’originale permetterà di gustare meglio l’arte avendola vicino da vedere».