Cose buone in un mondo d’amore. E’ questo che offre Valeggio e la grande cena del Nodo d’Amore, che il 20 giugno sarà allestita per la 24ª volta sul ponte Visconteo, ne è la vetrina più importante.
Quando nel 1993 il maestro orafo Alberto Zucchetta lanciò la proposta, raccolta e portata avanti dall’Associazione Ristoratori, forse nessuno avrebbe immaginato quale strepitoso biglietto da visita per Valeggio sarebbe diventata.
«I ristoratori hanno creato in questi anni una rete di collaborazioni che permettono di avere visitatori in tutto il periodo dell’anno e questo ci caratterizza rispetto ad altre aree – ha evidenziato il sindaco Angelo Tosoni -. I motivi per venire qui sono tanti: enogastronomia, Sigurtà, Borghetto, cicloturismo. Valeggio ha una particolare predisposizione all’accoglienza e ci ha permesso di mantenere alti livelli qualitativi. C’è la capacità di creare sinergie ed essere vetrina di eccellenze».
Tra queste ci sono collaborazioni storiche come la Valdo, che quest’anno omaggerà i commensali con una bottiglia di Floral Edition disegnata da Fabrizio Sciavi al posto del piatto per intercettare le nuove generazioni con le sue pregiate bollicine di rosé.
Ma ogni anno ci sono nuove collaborazioni e, finalmente, approderà sul Ponte anche la Sfogliatina di Villafranca, grazie all’iniziativa dei commercianti di Villafranca Shopping. A Valeggio la parola sinergia è considerata vincente. «La nostra cena è come un giardino fatto di tante componenti e tutte insieme acquisiscono valore e importanza – sottolinea la portavoce dei Ristoratori Nadia Pasquali, contagiosa con il suo entusiasmo -. Abbiamo la capacità di fare squadra e coronare gli sforzi».
L’edizione di quest’anno vedrà ancora la collaborazione con l’Alberghiero Carnacina, che ha ospitato la presentazione e sarà tra i protagonisti dell’aperitivo servito ai giardini in collaborazione col Consorzio del Custoza, Redoro e Monte Veronese. Le navette lasceranno gli ospiti all’ingresso per una piacevole passeggiata. Dai parcheggi partiranno due trenini, due pulmini e un pullman più grande.
«Un’occasione di crescita anche per i nostri ragazzi e di inserimento nel mondo del lavoro» ha sottolineato Eugenio Campara (Alberghiero).
I grandi protagonisti restano i ristoratori. Romano Bressanelli, da 32 anni un presidente che unisce, non ha dubbi: «Sogno che in Italia ci siano ristoratori come a Valeggio che fanno sistema per la crescita di un territorio». Lo storico segretario Gianni Veronesi, uno che dà coraggio e forza al gruppo, ha evidenziato il fatto che sono rimasti 12 ristoranti: «Per questo, pur avendo sempre richieste di parecchie migliaia, saremo in 2500, mille in meno. Abbiamo aumentato il prezzo perché l’impegno organizzativo resta uguale. Ci sarà più spazio tra un commensale e un altro».
Quest’anno il trofeo Zucchetta andrà a Francesca Porcellato, pluripremiata a Mondiali e Parolimpiadi, lo storico Cesare Farinelli e la Pro Loco di Valeggio.