Prima della rotonda serve la bretellina. E’ stato unanime il parere ieri sera in consiglio comunale sullo spinoso problema della mancanza di un collegamento tra la tangenziale Est e la strada diretta a Sud verso Catullo, Villafranca e Mantova. Dopo la chiusura anni fa del collegamento per la sua pericolosità, chi proviene da Est e deve andare al Catullo, a Mantova o a Villafranca esce a Madonna di Dossobuono e poi attua ogni sorta di inversione per imboccare il cavalcavia verso la frazione castellana. Le proteste dei residenti avevano indotto l’allora sindaco Tosi a progettare una rotonda e a finanziarla con l’A4. Ma per Dossobuono sarebbe una follia. Due anni fa il collegamento stradale tra la tangenziale sud e la SR 62 (l’unico che interessa direttamente Villafranca) era stato inserito nel protocollo d’intesa su richiesta degli allora consiglieri Luca Zamperini, Claudia Barbera e Paolo Martari e approvato all’unanimità dal Consiglio Provinciale. Il Comune di Villafranca era andato anche oltre presentando un progetto di collegamento sensato. Il problema è tornato a galla con la proposta di mozione di alcuni consiglieri di opposizione.
«I bisogni dei cittadini di Madonna di Dossobuono vanno rispettati – ha spiegato Paolo Martari a nome dei consiglieri Daniele Pianegonda, Isabella Roveroni, Matteo Melotti, Andrea Cordioli-. Ma da amministratori di Villafranca dobbiamo tutelare Dossobuono e i suoi residenti, cercando una soluzione che sia definitiva e complessiva ad un problema annoso. C’è la necessità di colmare un vuoto infrastrutturale che da tempo abbiamo denunciato, sia a livello comunale che provinciale, chiedendo che gli enti interessati (A4, Autobrennero, Aeroporto Catullo, Comune di Verona e di Villafranca ed, eventualmente, Provincia di Verona) facciano fronte comune per realizzare il tratto di collegamento tra la tangenziale sud e la tangenziale nord, bypassando il centro abitato di Dossobuono. Ma ad oggi nessuna iniziativa è stata intrapresa». La richiesta all’amministrazione è stata di attivarsi, in ogni sede, perché non sia realizzata la rotonda di fronte al noto ristorante “Ciccarelli”, che l’Autostrada Brescia-Padova (A4) avrebbe intenzione di costruire.
Problematica pienamente condivisa dal sindaco Roberto Dall’Oca: «Per mesi abbiamo letto di questo progetto che nessuno ha mai visto. Così ho contatto il Comune di Verona, che non ha necessità di coinvolgere Villafranca, e mi sono fatto mandare il progetto e la relazione di A4. E’ una visione politica riduttiva, miope, che non guarda al futuro. Il progetto presentato a suo tempo dal Comune di Villafranca aveva già trovato il favore del Catullo e dell’A22 disposti a finanziare in parte l’opera. Ho fatto un tavolo informale dove ho chiesto la disponibilità a ragionare sul progetto di Villafranca. Vedere se può essere realizzato in tempi stretti. Ho trovato disponibilità. Ci ritroveremo a brevissimo in una sorta di conferenza dei servizi per arrivare a una soluzione positiva. In funzione di questo chiedo di spostare la mozione al prossimo consiglio e riproporla e migliorarla o farla più dura in base agli esiti dei colloqui».
Favorevoli i pareri.
Adriano Cordioli (insieme si può): «Capisco la ratio di chi ha presentato la mozione, ma bisogna anche pensare all’interesse dei cittadini e quindi ho sostenuto l’idea di ritirare la mozione proprio per dare la possibilità al sindaco di poter muoversi secondo le linee che ha illustrato».
Lino Massagrande (Noi per Voi): «Chi deve andare a colloquiare con Verona può chiedere di fare prima la bretellina e così la rotonda servirebbe solo a chi deve andare a Dossobuono altrimenti i cittadini dovrebbero fare un percorso lungo e a ritroso inquinando di più».
Franco Pennacchia (Fratelli d’Italia): «Bretellina soluzione ideale. Ma purtroppo la rotonda è sul territorio di Verona ed è già finanziata. Quindi condivido opera di mediazione tentata dal sindaco. Aspettiamo qualche giorno non casca il mondo».
Davanti alle perplessità della consigliere Isabella Roveroni (Pd, «La mozione ha proprio lo scopo di dire che tutti vogliono sostenere il sindaco per la sua azione») Dall’Oca ha ribadito: «Su questo tema che è in divenire potrebbero esserci degli sviluppi per andare poi tutti compatti e uniti per realizzare la bretellina».
E di fronte all’impegno politico di insinserirla eventualmente nel prossimo ordine del giorno, i firmatari hanno accettato di ritirarla. Ora si punta sulla capacità di mediazione del sindaco Dall’Oca con gli amministratori di Verona che considera amici.