Comincia a prendere consistenza il progetto di realizzazione della Pista Ciclabile del Tartaro. Se n’è parlato alla Fiera del Riso di Isola della Scala nella tavola rotonda ‘La Brezza Mediana VeOS’ – un tracciato tra eccellenze e tradizioni di un territorio da esplorare.
Oltre ai sindaci dei comuni coinvolti, erano presenti l’assessore Elisa De Berti per la Regione Veneto e l’assessore Claudia Terzi per la Regione Lombardia.
Il tracciato ipotizzato, da Villafranca a Ostiglia, già realizzato in alcune tratte minori per 14 km, vedrà uno sviluppo per circa 53,20 km di cui circa 17 km. lungo la ferrovia dismessa Dossobuono – Isola della Scala e il resto, verso sud, prevalentemente lungo l’argine del Tartaro con alcune diramazioni verso punti di interesse da individuare in fase di sviluppo.
«Un progetto ambizioso che sono sicura avrà luce – ha commentato De Berti – . La Treviso-Ostiglia è un progetto strategico per la Regione Veneto mediante il recupero del sedime ferroviario. Con questo nuovo percorso si potrà proseguire fino a Verona».
L’on. Elisabetta Gardini ha assicurato il suo supporto per i finanziamenti europei.
Lungo il percorso che in totale sarà di 67,20 km, ci saranno 148 attività ricettive, 3.198 posti letto, 380 attività di ristorazione e beni Architettonici tra cui 71 Ville e 75 Chiese
«Un progetto molto positivo per il nostro territorio – aggiunge il sindaco Roberto Dall’Oca -. Oltre al discorso ambientale, infatti, favorirà lo sviluppo turistico delle aree coimvolte. Per Villafranca ha una valenza doppia perché prevede il collegamento di questo itinerario con la Ciclovia delle Risorgive»,
L’itinerario ciclabile coinvolge due Regioni (Veneto e Lombardia), due Province (Verona e Mantova) e dieci Comuni di cui 9 in Veneto (Villafranca di Verona, Povegliano Veronese, Castel d’Azzano, Vigasio, Isola della Scala, Trevenzuolo, Erbè, Nogara e Gazzo Veronese) ed uno in Lombardia (Ostiglia).
«Prenderà in carico anche la nostra ex base militare – spiega il sindaco di Povegliano Lucio Buzzi – che sarà punto nodale dell’intersezione fra la ciclabile del Tartaro e quella delle Risorgive».