L’esperienza di Munari e il dinamismo di Vitale: il Verona punta su questi due per rincorrere la serie A.
Gianni Munari, l’uomo delle 7 promozioni, torna a Verona dopo 13 anni: «Sono felice perché ho lasciato un bel ricordo. Fu un anno incredibile dove feci il salto di qualità come giocatore e andai al Palermo in serie A. Ho ricordi stupendi. Trattativa veloce perché ho dato subito la mia disponibilità per fornire un contributo a questa maglia. Porto esperienza, vengo da un infortunio grave ma ora sto bene anche fisicamente e posso dare tanto ancora. Cercherò di essere davvero un trascinatore per questa squadra. Il Verona è una squadra fatta nel migliore dei modi, a livello tecnico ottima squadra, mister lavora molto. Ognuno di noi deve concentrarsi sulle sue qualità. Se è mancato qualche punto bisogna cercare di recuperare. A Parma siamo arrivati secondi e in questo periodo eravamo quasi fuori play-off. Ora due mesi importanti. Uniti verso lo stesso obiettivo. Oramai tutte e squadre sono ben preparate e tendono più a chiudere gli spazi perché c’è meno qualità. Ora dobbiamo cercare di fare qualche vittoria di fila che ti serve poi per lanciarti verso il finale. C’è ancora tempo ma va sfruttato. In uno stadio come Verona bisogna trovare sempre il massimo risultato”.
Gigi Vitale ha già preso possesso della fascia sinistra: «Ho trovato un grande gruppo, mi piace il Verona perché gioca a calcio. Lavoriamo sulle situazioni di palle inattive. La trattativa non si sbloccava perché la Salernitana cercava il sostituto. Io ho accettato subito. Ritrovarsi con la fascia da capitano e andarsene per Verona non è stato un problema. A Salerno sono stato benissimo ma quando arriva un’offerta come quella dell’Hellas non si può rifiutare. Qui ci giochiamo qualcosa di importante ed è quello che cercavo. Quando il Verona era venuto a Salerno faceva paura ma giocando chiusi l’avevamo contrastata bene. Ora ho ritrovato un Verona piè equilibrato».