Due giornate davvero speciali hanno contraddistinto l’offerta formativa del liceo Medi di Villafranca di Verona:gli incontri con gli atleti della società Olympic Basket di Verona. L’iniziativa è stata promossa da tutto il dipartimento di scienze motorie. Gli aleti presenti hanno saputo con grande entusiasmo i valori dello sport e quanto questo li abbia aiutati a superare momenti particolarmente difficili della loro vita.
Michele Zilocchi segue dal punto di vista organizzativo la squadra senior, che disputa un campionato di serie B. Ciao che lo rende speciale è la sua passione per il progetto di sensibilizzazione verso le diverse abilità di ogni essere umano.
Valentino Dal Pozzo (il ragazzo con lesione midollare a livello dorsale) vive da solo, pratica hand-bike, vela e basket in carrozzina. La sua forza è il carattere espansivo.
Fabio Presicci, studente del liceo Medi, dopo l’incontro durante l’anno scolastico passato ha deciso di giocare con la squadra under21. Ha una grandissima forza di volontà).
Momenti che rimarranno tra le pagine più belle di questo anno scolastico.
Il Dirigente scolastico Mario Bonini ha ringraziato gli atleti per la loro grande disponibilità nel riuscire a coinvolgere in modo innovativo gli studenti sviluppando in loro lo spirito di empatia e aiutandoli a superare pregiudizi e ad abbattere le barriere psicologiche e relazionaliattraverso uno sport di squadraA
L’assessore Anna Lisa Tiberio portando i saluti di tutta l’Amministrazione ha apprezzato la modalità educativa-formativa messa in atto per far comprendere alle nuove generazioni che l’impegno di tutti deve essere sempre elevato in ogni contesto sociale. «Parlerò con l’assessore allo sport Luca Zamperini perché questi incontri possano essere attuati anche in altre scuole».
Il silenzio è sceso in sala quando gli atleti hanno raccontato in un video la loro vita, rievocando alcuni attimi e mettendo in luce la loro speranza che oggi è di tutti.Andrea, Michele, Valentino e Fabio continueranno sulla loro carrozzina a far conoscere la fatica di fare questo sport ma la bellezza di conseguire insieme ai loro compagni di squadra traguardi che hanno il sapore di una vera vittoria, quella che li fa ancora gridare «perché fermarsi?».