Si arricchisce il dibattito sui controlli anti droga nelle scuole. La posizione di A.N.A.S. Verona che ormai da anni è attiva nella prevenzione.
«In relazione al riacuttizzarsi dell’attenzione verso il fenomeno delle dipendenze sul quale gli esponenti politici, in questi giorni nel villafranchese ma anche in altri comuni della provincia, hanno acceso di recente i riflettori, rivolti soprattutto verso il mondo scuola al fine di tutelare gli studenti, la posizione del nostro Ente è che qualsiasi tipo di prevenzione, al fine di evitare che i ragazzi si accostino a sostanze che creano dipendenza, non è da scartare ma semmai da valutare in ordine alle modalità più consone di attuazione – afferma il portavoce regionale Francesco Bitto -. A.N.A.S. Verona ormai da anni è attiva in tal senso tant’è che dall’anno 2014 porta avanti il progetto “Non troppo piccoli per parlare di alcool” nelle scuole di tutta la provincia scaligera, progetto attuato già dalle classi della c.d. prima media (scuola secondaria di primo grado) e inserito nella Rete Citttadinanza e Costituzione, rete composta da circa quaranta scuole della provincia di Verona. Per l’esperienza maturata in questi cinque anni dove i nostri volontari, in collaborazione con l’associazione alcolisti anonimi di Verona, hanno incontrato più di 1500 studenti l’anno, anche nelle scuole del villafranchese, il fenomeno non è da sottovalutare e pertanto da contrastare con ogni mezzo preventivo per tutelare la salute dei nostri ragazzi».