Consiglio comunale tranquillo ieri sera. Forse perché la seduta è stata aperta con il commosso ricordo da parte del presidente Lucio Cordioli di Lisetto Musitelli scomparso a fine marzo a 98 anni per un arresto cardiaco. Un ricordo in sala consiliare perché il maestro, come lo chiamavano tutti, era stato per tanti anni il vicesindaco di Arnaldo Brunetto e accettò la candidatura a sindaco il 24 agosto del 1970 ma solo per spirito di servizio restando in carica appena due mesi e mezzo in piena bufera politica. Musitelli promosse con tutte le forze l’apertura in una delle sale del municipio della biblioteca comunale.
«Un faro nel comportamento di vita, un impegno sociale e in parrocchia finché le forze lo hanno sorretto – ha sottolineato Cordioli -. E’ stato un grande esempio di umanità e di testimonianza di valori autentici. ha lasciato tanti bei ricordi in chi l’ha conosciuto e lo ha avuto per maestro. Ora ha raggiunto la moglie Luigina. Ricordo un aneddoto di don Giampaolo durante il funerale. Un suo allievo, fine anni 50, era andato a trovarlo a casa per la consegna del diploma. Lui stava facendo dei lavori in giardino e non ritenne di avere la tenuta adatta. Dopo essersi vestito in giacca e cravatta passò alla consegna al bambino, anche dunque con un aspetto formale per rispetto dell’atto che lo meritava».
Presenti in aula i due figli Daniele e Gabriele, parenti e amici. Musitelli è stato ricordato con un minuto di raccoglimento rotto da un applauso caloroso.