La danza entra nei progetti scolastici villafranchesi. L’Istituto Cavalchini Moro di Villafranca di Verona ha infatti avviato, grazie al supporto dell’Amministrazione comunale, il progetto di “Armonia in movimento” col maestro Leonardo Picchirallo (in arte Leo Doria) dell’Accademia 77 Bis dance.
«Si sta lavorando a livello interistituzionale con l’aiuto delle scuole di danza italiane e dei grandi teatri nazionali per andare verso un curriculum della danza nella scuola di base e per non disperdere tanti valori che abbiamo tra i ragazzi – afferma l’assessore Anna Lisa Tiberio -. Il percorso che proponiamo nell’ambito della scuola è indirizzato all’educazione e formazione integrale della persona. Le proposte rientrano in una visione artistica e pedagogica del movimento e sono volte a sviluppare e migliorare le abilità comunicative, espressive e motorie e relazionali del singolo e nel gruppo. E’ un grande momento di relazione, di socializzazione nel riconoscimento dei vari ruoli per promuovere e favorire l’integrazione di alunni con disagio e problematiche socio relazionali».
La dirigente dell’Istituto Caterina Merola sottolinea come il progetto nasca dalla necessità di educare i bambini alla bellezza e all’arte, fare in modo che abbiano un ‘opportunità formativa ed educativa importante. «Ci sono i presupposti per creare delle sinergie con il territorio al fine di potenziare l’offerta formativa. E’ coinvolta la classe IV della primaria Alighieri. E’ una progettualità condivisa insieme agli insegnanti di educazione motoria. Puntiamo a uno spettacolo di danza finale al Castello insieme a ballerini professionisti».
Il maestro Leo Doria è sicuramente una figura di riferimento nel campo della danza a livello provinciale grazie ad esperienze su scala nazionale ed internazionale (in RAI, Mediaset ed in teatro ballando assieme a nomi quali Fracci, Bolle, Doriella, Paganini e Nureev) oltre che come esperto nell’insegnamento. Ha lavorato all’Arena di Verona per 20 anni. «Sono fortunato perché il sogno di bambino si è realizzato e mi rivedo in questi ragazzini che sono entusiasti e non pensavano che la danza fosse così bella. Spesso di sottovaluta la sensibilità e il pensiero dei ragazzini. Alcuni miei allievi sono già professionisti, anche a Milano, Londra, Vienna e Madrid. Un progetto ambizioso, non facile, ma ho trovato una classe molto predisposta che ha colto subito questa opportunità».
L’istituto punta ad ampliare il progetto iniziale. «E’ un percorso nuovo rispetto alle progettualità storiche dell’istituto – afferma il vicario Riccardo Beghini, referente del progetto – . Ai ragazzi di oggi bisogna dare conoscenze ulteriori, percorsi che aiutino la comunicazione attraverso vari canali. La danza è l’utilizzo del corpo come canale espressivo».