E’ saltato, sempre per il Coronavirus, il primo appuntamento all’Istituto Canossiano di ‘Aspettando Familiarmente’ in programma il 28 febbraio che sarà recuperato in data da destinarsi. Restano confermate per il 27 marzo e 17 aprile alle 20 le altre serate gratuite e aperte a tutta la cittadinanza. Anche quest’anno sono previste proiezioni di film e a seguire un dibattito di approfondimento sui temi emersi, con chiavi di lettura interessanti per i genitori nel rapporto coi figli.
La sesta edizione di Familiarmente, la settimana dedicata alla famiglia per costruire alleanze per costruire una comunità, avrà come tema ‘’Il coraggio di….?, scegliere, educare, tessere relazioni, maturare, confrontarsi con uno spaccato particolare relativo al rapporto genitori – figli. Un’iniziativa nata dal confronto, collaborazione e progettualità di rete con punti di riferimento educativo sul territorio come la scuola. «Con le paritarie e associazione genitori scuole cattoliche abbiamo da sempre un confronto e una relazione sempre importanti e questo ci ha permesso di attivare degli eventi all’istituto Canossiano – spiega l’assessore Nicola Terilli -. A Villafranca c’è l’abitudine a condividere le progettualità per farle durare nel tempo a prescindere di chi c’è. I progetti calati dall’alto, invece, periscono miseramente. L’attenzione verso la scuola paritaria c’è perché senza il vostro supporto saremmo una comunità smarrita. Mette a disposizione gli spazi anche per altri progetti sociali ed educativi pomeridiani, al contrario della scuola pubblica». L’assessore Jessica Cordioli aggiunge: «Di fronte a famiglie con difficoltà non solo a crescere i ragazzi ma anche a dialogare con loro bisogna mettere in campo ogni iniziativa».
Maria Assunta Melegari fondatrice Adem considera difficile trovare risposte puntuali sul tema delle adolescenze emergenti: «Tutti fanno il meglio ma tutti piangono i propri limiti. Utilizzeremo i film che parlano del rapporto degli adulti con gli adolescenti, per elaborare insieme i contenuti». Per il pedagogista Mauro Pavoni, vicep As. Adem, lo scopo è credere nella rete: «Nessuno può pretendere da solo di educare. Istituzioni e anche i professionisti devono svegliare le coscienze».
Catia Zambon, pres provinciale AgeSc che da più di 40 anni a Verona si occupa di formazione e promozione sociale e culturale di genitori e famiglie, la considera una grande opportunità di collaborarione: «E’ un’occasione di sostegno in senso educativo per tutto il territorio, attraverso l’istituto canossiano, in un periodo in cui l’emergenza educativa è sempre più evidente. Al centro la persona: dagli allievi ai genitori». Il vicep .Giuliano Santin invita a non chiudersi nel proprio ambito: «Se l’attenzione dell’Amministrazione pubblica c’è si realizzano molte cose».
Secondo Madre Maria Grazia Borghetti, coordinatrice istituto Canossiano Villafranca, il Comune ha individuato la strada importante della famiglia da percorrere, un valore fondamentale: «La nostra collaborazione è dentro questa strada tracciata. Come Canossiane operiamo in una logica d’uscita, lo sguardo verso i bisogni diventa un’apertura della nostra casa e dei nostri spazi».