Il 3° Stormo dell’Aeronautica Militare di Villafranca sempre in prima linea anche in questa emergenza COVID-19. Attualmente è impegnato a Schiavonia (PD) per la realizzazione dell’ospedale da campo donato dal Qatar. Nelle scorse settimane ha contribuito alla costruzione dell’entry point presso l’aeroporto militare di Pratica di Mare predisposto, lo scorso febbraio, per l’accoglienza dei nostri connazionali di rientro alla Cina. Successivamente ha dato supporto all’organizzazione umanitaria cristiana evangelica, Samaritan’s Purse, nella gestione dei voli e nell’allestimento di un ospedale con 60 posti letto e 8 unità di terapia intensive ICU donato all’Italia e istallato in prossimità dell’Ospedale Maggiore di Cremona.
Dalla base di Villafranca di Verona, sede del 3° Stormo dell’Aeronautica Militare, sono cominciate le operazioni di trasferimento dell’ospedale da campo donato dall’Emirato del Qatar all’Italia e destinato a Schiavonia (PD), dove sarà installato in prossimità dell’ospedale COVID19 della città secondo le indicazioni della Regione Veneto.
In particolare si tratta di una struttura ospedaliera campale di oltre cinquemila metri quadrati composta da 4 tendostrutture rispettivamente di dimensioni 40x80m (1), 10x60m (2), 10x80m (1).
A Villafranca, in linea con quanto disposto dal Comando Operativo di Vertice Interforze, sono stati accolti nei giorni scorsi sei velivoli cargo C17 che non sono passati inosservati nei cieli di Villafranca (nella foto).
Le operazioni di trasporto, per la cospicua quantità di materiale, si protrarranno per alcuni giorni. Nel frattempo gli specialisti del 3° Stormo, in stretto coordinamento con la Protezione Civile della Regione Veneto e con il personale del QATAR, avvieranno le necessarie predisposizioni infrastrutturali per accogliere la struttura ospedaliera.
I lavori, la cui durata si stima in circa 3 settimane, vedranno impegnati donne e uomini dello Stormo specializzati nel settore della logistica di proiezione ed esperti in “Rapid Airfield Operational System” (RAOS), “Electrical Engineering”, “Heating, Ventilating and Air Conditioning” (HVAC) e “Motorpool”. Un Team specializzato nell’attività di disinfezione, invece, assicurerà la sanificazione del cantiere e dei locali d’uso comune.
«Sin dall’inizio dell’emergenza COVID-19 – spiega il comandante Francesco De Simone – il Ministero della Difesa ha risposto su più fronti per sostenere il sistema “Paese” nella gestione della più grave crisi nazionale del dopoguerra. In tale contesto, anche l’Aeronautica Militare sta assicurando il proprio contributo con medici e infermieri impiegati negli ospedali civili, con il supporto fornito alle Prefetture a fianco della Protezione Civile e con i numerosi trasporti aerei dotati di capacità di bio contenimento a favore di pazienti in condizioni critiche».