Si è conclusa con due mesi d’anticipo a causa dell’emergenza Coronavirus l’esperienza della biancoblù Giorgia Baciga che nella corrente stagione aveva scelto di fare il quarto anno delle superiori all’estero.
«Avevo deciso di affrontare l’anno completo nello stato della Pennsylvania – racconta Giorgia dalla sua casa di Villafranca di Verona – . La mia scuola era in un paesino di nome Saint Marys, una high school che non trova un perfetto paragone con la scuola superiore italiana, come ad esempio liceo, istituto o scuola professionale, perché il metodo scolastico americano è diverso. Per portare avanti i miei studi avviati in Italia, dove stava frequentando il Liceo delle Scienze Umane “Medi” di Villafranca, ho scelto dei corsi di impronta liceale. E’ stata una mia scelta, appoggiata dai miei genitori, che non ringrazierò mai abbastanza per la possibilità che mi hanno dato».
L’atleta dell’Alpobasket ha avuto anche la possibilità di giocare. «Devo dire che sono stata anche molto fortunata per il tipo di squadra in cui sono capitata, soprattutto dal punto di vista agonistico. Abbiamo fatto molta strada e ci siamo giocate anche la finale dove purtroppo però non abbiamo avuto la meglio. E’ ancora un po’ presto per pensare alla prossima stagione mia e dell’Alpobasket. Adesso mi sto concentrando sul finire la scuola americana online a distanza e sul “rimettermi al pari” con la scuola italiana. L’argomento basket lo sto lasciando in sospeso pensando anche alla difficoltà di tornare un giorno nelle palestre. Ho comunque la speranza e la positività che tutto questo finisca al più presto e spero di tornare in campo per divertirmi il più possibile».
Per Giorgia è stata un’esperienza speciale. «Anche se non è stato sempre tutto “rose e fiori”. Anzi ci sono stati tanti momenti difficili e di sconforto che però mi hanno insegnato molto. Ho dovuto adattarmi ad una nuova cultura, a un nuovo modo di pensare e di fare che a volte mi risultava completamente diverso e difficile ma che alla fine mi ha dato la capacità di comprendere meglio i punti di vista degli altri».