Esplode la rabbia e la protesta dei commercianti e degli esercenti di Villafranca con l’annuncio di un grande manifestazione di protesta. “Ci siamo già mossi per avere l’autorizzazione dal Prefetto in modo da non incorrere in sanzioni penali” afferma il sindaco Roberto Dall’Oca. Villafranca è un centro commerciale a cielo aperto e così rischia di morire. “Di certo è una spontanea manifestazione di dissenso – commenta l’assessore Riccardo Maraia – che fa seguito al discorso di ieri sera del presidente Conte e alle misure da lui annunciate considerate drammatiche per il settore”.
Ecco il testo di quella che è una sorta di chiamata alle armi per il mondo del commercio.
“Il giorno venerdi 1 maggio ore 11 nel centro di Villafranca di Verona si svolgerà una manifestazione pacifica e nel rispetto delle regole, di tutti i commercianti del paese, per esprimere disappunto sulle scelte del governo di tenere immotivatamente chiuse le attività.
Negozi di abbigliamento, bar, centri estetici, parrucchieri, fotografi, ristoranti, alberghi, palestre e quanti altri si ritrovino coinvolti nelle scelte di un governo ritardatario e complice dello stato di crisi irreversibile in cui stanno versando tutte le partite iva ed i loro dipendenti.
Ogni manifestante in totale rispetto delle regole comunali creerà una fila con distanziamento di due metri e portera’ guanti e mascherina.
Il primo manifestante si ritrovera’ davanti all’ingresso del bar Tre Corone di Villafranca sito in corso Garibaldi 65. La direzione della fila che andremo a creare si indirizzerà verso il centro del paese e seguira la direzione dei marciapiedi. Riempiamoli!!
Ogni manifestante rimarra’ fermo nella sua posizione fino alla fine della manifestazione.
Dimostriamo a questo governo che, come possiamo rimanere distanziati all’aperto, possiamo farlo all’interno o all’esterno delle nostre attività, nel rispetto delle leggi, nel rispetto della salute, nel rispetto dei nostri dipendenti e nel rispetto dei nostri clienti.
Insieme, uniti. Perché solo uniti possiamo spostare l’ago della bilancia. Per non fallire, per non licenziare, per non morire finanziariamente”.