Da lunedì riapre il pronto soccorso dell’ospedale Magalini. Lo ha annunciato il direttore generale Pietro Girardi. Oltre al Pronto Soccorso, via libera a Terapia Intensiva, Area Chirurgica, Area Medica con tutte le sue discipline, Pediatria, Ginecologia e Gruppo operatorio. Trasformato in tempi record in ospedale riservato per i pazienti positivi al coronavirus, a metà maggio il Magalini aveva già riaperto il Punto Nascite, la Radiologia, il Punto Prelievi e le attività ambulatoriali. In seguito alla dimissione dell’ultimo paziente covid, anche l’Unità di Terapia Intensiva ha riaperto dal 4 giugno, con otto posti letto, tra cui due box di isolamento riservati ad eventuali nuovi casi di Covid-19.
«Chiaro – dice Girardi – che l’attività non è quella che era prima ma è una parte importante. Non ci saranno attività che resteranno chiuse al Magalini, progressivamente si svilupperanno in concomitanza con il calo del Covid. Speriamo che le attività si riallineino nel giro di qualche settimana, tenendo conto che entriamo nell’estate quando fisiologicamente ci sono le ferie e quest’anno ancora di più. Le procedure di sicurezza rimarranno comunque. L’ospedale è sicuramente luogo meno sicuro di casa propria. Non è mai stato luogo di divertimento.
Stiamo cercando di recuperare il passato visto che siamo stati fermi per tre mesi con l’aggravante che ogni procedura compete più tempo. Non riusciamo a far fronte a tutto quanto dovremo far fronte e chiedo scusa ma anche comprensione. Abbiamo a disposizione le stesse macchine e gli stessi medici. Se facciamo ancora la fila per entrare in supermercato possiamo farlo anche per tutelare la nostra salute e di chi opera per entrare all’ospedale. Il tutto si aggiunge alle criticità che già c’erano prima. Ringrazio tutti coloro che si sono adoperate per superare questo momento difficilissimo. Riapriremo anche i centro diurni in piena sicurezza con tutte le procedure necessarie».
Il direttore medico del Magalini Paolo Montresor conferma: «Il Pronto Soccorso è la principale porta d’ingresso dell’ospedale. Vuol dire che l’ospedale deve essere concreto in tutte le sue funzioni esattamente come prima del Covid. Lo riconsegniamo alla comunità che lo aveva perso in questo periodo. Due percorsi con pre triage in modo da suddividere i pazienti in base alla sintomatologia. Nel caso che il soggetto fosse identificato come sospetto Covid viene veicolato verso un percorso differenziato ed isolato. 50 i posti letto per degenze (20 di Day Surgery/Week Surgery e 30 di degenze ordinarie e di urgenza) in area Chirurgica e in area Medica 22 posti letto per degenze di area omogenea per le specialità mediche, ulteriori 10 posti letto per le degenze di Pneumologia ed Alta Intensità di Cure e il mantenimento fino a un massimo di 10 posti di isolamento respiratorio per pazienti Covid positivi in un’area di degenza isolata e dedicata. Riaprono le degenze di Ginecologia, con 10 posti letto, e la Pediatria, con 9 posti letto più 2 posti OBI. Eventuali pazienti pediatrici Covid positivi verranno portati all’ospedale di San Bonifacio, dotato di una stanza degenza con filtro e videocamere di sorveglianza. Come da programma, infine, apriranno tre sale operatorie, con sedute di Chirurgia Generale, Ortopedia e Traumatologia, Urologia, Ginecologia e Otorinolaringoiatria».
Il direttore sanitario dell’Ulss 9 Denise Signorelli è soddisfatta: «Quando si riapre il Pronto Soccorso vuol dire che si riattivano tutti i flussi di assistenza che ruotano attorno. Lo facciamo con qualche giorno di intervallo dalla riapertura. E’ stato un periodo fondamentale per sanificare le stanze, ritrovarsi tra medici per verificare le procedure e far riposare un po’ anche il personale. Abbiamo visto che ci sono delle code e chiedo con pazienza di rispettare le regole che sono fatte per la sicurezza di tutti».
La notizia è stata accolta con entusiasmo dal sindaco Roberto Dall’Oca: «Dopo aver salvato vite nell’emergenza Covid, ora il nostro ospedale si riappropria pian piano delle sue funzioni tornando ad essere, come avevamo sempre sostenuto, un punto di riferimento per tutto il territorio».