È stata stipulata la nuova convenzione tra la Provincia di Verona e il Comune di Sommacampagna per la concessione dell’uso e della gestione dell’Ossario di Custoza.
L’accordo, valido fino a giugno del 2023, prevede che il compendio monumentale rimanga aperto ai visitatori almeno 225 giorni all’anno (pari a circa 1.350 ore), ferma restando la possibilità di ridurre gli accessi in ottemperanza ai vincoli previsti per l’emergenza Covid-19.
L’Ossario di Custoza si presenta come una torre alta quasi 40 metri, con una sottostante cripta seminterrata. Fu inaugurato il 24 giugno del 1879 per raccogliere le ossa dei soldati italiani e austriaci deceduti durante le Guerre d’Indipendenza del 1848 e del 1866. Il compendio immobiliare contempla, oltre all’Ossario, un altro edificio, la “Casa del Custode”, e un ampio cortile di circa 6 mila metri quadrati.
All’interno del sacrario sono, inoltre, conservati vari cimeli storici, tematici e culturali, rappresentativi degli eserciti che si sono affrontati.
Con la nuova convenzione la Provincia potrà autorizzare e sostenere finanziariamente, previa la verifica della disponibilità di fondi di bilancio e il nulla osta della Soprintendenza, anche interventi di manutenzione straordinaria da parte del Comune.«Grazie alla collaborazione attivata con il Comune di Sommacampagna, siamo infatti al lavoro per individuare e sostenere interventi di conservazione dell’Ossario – spiega il presidente Manuel Scalzotto –. Mantenere e, per quanto possibile, valorizzare il patrimonio storico-monumentale della nostra provincia più che un costo è un doveroso investimento sulla memoria e sulle identità dei nostri territori».
Al Comune spetteranno l’ordinaria manutenzione e i servizi di gestione, custodia, promozione, valorizzazione e vigilanza dell’Ossario.
«Ritengo essenziale lo spirito di collaborazione instaurato tra Provincia e Comuni, come nel caso dell’Ossario, dove la nostra amministrazione ha l’onore e la responsabilità di gestire un luogo simbolo della comunità – afferma il Sindaco di Sommacampagna, Fabrizio Bertolaso. – Il Comune vuole permettere a tutti coloro che lo desiderano di intraprendere un piccolo viaggio nel Risorgimento, per comprendere meglio la storia del nostro Paese. Continueremo perciò, come nel passato, ad arricchire con nuovi contenuti l’esperienza dei visitatori all’Ossario».
Con il Comune di Villafranca c’è anche un progetto per un percorso comune per la valorizzazione insieme dei luoghi risorgimentali come appunto l’Ossario e il Museo del Risorgimento a palazzo Bottagisio.