Villafranca ha celebrato come meglio non poteva il suo giorno speciale, l’11 luglio. Il sindaco Roberto Dall’Oca ha dato un benvenuto speciale a chi ha voluto essere al Castello a dispetto del meteo e delle restrizioni per condividere la storica ricorrenza per Villafranca. «Oggi questa data ha un significato di analogia storica e sociale molto simile alla prima. L’11 Luglio del 1859 venivano gettate le basi del Risorgimento e dell’unita’ d’Italia mettendo fine al periodo di guerra, di fame e di lutti famigliari guardando con speranza al futuro. L’11 luglio 2020 ribadiamo la volontà di uscire da questo periodo di emergenza, di crisi economica e di allarme nei rapporti sociali. Tutti i giorni siamo al lavoro per trovare le giuste misure e le risorse che ci permettano di far fronte a questa emergenza. Il lavoro e l’impegno pagano sempre. Se poi trovano il sostegno, l’aiuto, l’appoggio di tutti allora tutto diventa più facile e fino ad oggi lo abbiamo sentito forte e presente».
Lucia Girelli ha ricordato quell’accordo tra Francesco Giuseppe e Napoleone III che segnò la storia risorgimentale non solo italiana ma europea. Ha portato la sua testimonianza il presidente del consiglio comunale Lucio Cordioli, promotore a suo tempo del Concerto del Risorgimento che per tanti anni aveva scandito questa ricorrenza per poi essere sballottato da una data all’altra. L’assessore Claudia Barbera ha voluto recuperare questa tradizione affidando la celebrazione della pace di Villafranca al concerto di musica classica con Alberto Nosè e Valentina Fornari (Amadeus Piano Duo) e Chiara Soave con Antonio Granata (Duo Vissi d’Arte).
«Un appuntamento culturale gratuito per dare un segnale alla popolazione che Villafranca non dimentica la cultura e nemmeno la sua storia – spiega Barbera -. Ma è anche un modo per ricominciare in sicurezza. Lo facciamo aprendo le porte del nostro simbolo, il Castello, che grazie alla sue dimensioni ci dà queste opportunità propositive, attraverso la forza della musica di affermati artisti del territorio che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa del Comune».
E chi è venuto al Castello non si è pentito. Veramente un’esibizione di altissimo livello. Anche Francesco Giuseppe e Napoleone III avrebbero applaudito.