La circonvallazione è aspettata da anni dalla gente e da anni è inserita nella programmazione cittadina, i tecnici hanno lavorato al tracciato migliore ed è un merito dell’Amministrazione aver portato a casa i 6,6 milioni della Provincia che hanno reso possibile un’opera che sembrava solo nel libro dei sogni. E’ questa la risposta che il sindaco Roberto Dall’Oca e i capigruppo di maggioranza hanno dato ai consiglieri comunali di Centrosinistra che sabato avevano manifestato contro il tracciato.
Il 4 marzo se ne parlerà in consiglio comunale e poi ci saranno 30 giorni per le osservazioni. Lì ci sarà spazio per il dibattito. «Hanno detto che ci sono perplessità ambientali, tecniche e di metodo – precisa il primo cittadino -. E’ difficile sostenere che non si sa nulla se il tracciato è stato inserito nel 2014 nel Pat, approvato poi nel 2015 ed entrato in vigore ad agosto, riproposto nel Pum 2017 e confermato nei PI del 2018. I primi sopralluoghi ed elaborati sono del Caire del 2013. Non capisco tutto questo stupore da parte di amministratori esperti a meno che le carte non siano state viste. Se qualcuno pensava che non sarebbe mai stato fatto perché le somme sono importanti è tutto un altro discorso. E qui semmai arriva il merito di questa amministrazione. Nel nostro programma c’era. L’anello serve proprio per togliere il traffico di attraversamento soprattutto quello pesante perché riguarda un bacino di 50 mila abitanti, non solo Villafranca. La Provincia l’ha finanziata perché la strada ha valore sovracomunale e infatti diventerà provinciale collegandosi dalla Sp 24 fino alla rotonda del secondo tratto della Grezzanella. Stralci funzionali che possono essere immediatamente usufruiti per chi viene da Valeggio e Sommacampagna. L’accelerazione deriva dal fatto che siamo convinti che partirà il secondo tratto della Grezzanella e non vogliamo farci trovare impreparati. Vogliamo arrivare negli stessi tempi alla realizzazione del tracciato completo. Villafranca sarà ancora pùi attraente quando sarà protetto il centro storico».
Dal punto di vista tecnico Dall’Oca sottolinea lo studio pluriennale dei tecnici che considerano questo il tracciato più idoneo. «Nel tratto in uscita verso la Grezzanella ci siano allargati solo perché una strada provinciale deve stare a distanza dal futuro polo scolastico. Non è stata disegnata a caso. Se utilizziamo le strade esistenti, a parte gli interventi di allargamento, il traffico non avrebbe la fluidità necessaria creando problemi ambientali. Poi farla di fianco alla ciclabile con i gas di scarico per chi va a piedi o i n bici non mi sembra sensato. Abbiamo incontrato i contadini: qualcuno ha capito, qualcuno è rimasto sorpreso, altri hanno fatto le loro osservazioni. Alcune le abbiamo comprese e stiamo cercando di metterle in atto. Da figlio di contadini conosco bene cosa vuol dire tagliare a metà un terreno. Ma stiamo mettendo in atto controstrade e altro per dare la possibilità di continuare a coltivare il terremo espropriando il minimo indispensabile. Se andiamo sula ciclopedonale da Valeggio a Peschiera ci sono dei passaggi con passerelle che devi fare. Se guardo il ponte agli impianti sportivi passi sotto. Non volevamo fare un ponte alto 6 metri, che avrebbe impattato moltissimo sull’ambiente. E ci sarà anche un aspetto culturale. Andremo a ripristinare il serraglio portando in luce un pezzo di storia».
Davanti allo stupore mostrato da Martari il sindaco precisa ancora: «Eravamo insieme in Provincia quando abbiamo fatto Dup e aggiornamento. Era dicembre e si spiegava che la Provincia avrebbe realizzato la strada in accordo con Villafranca con relativo finanziamento. Poi è vero che ho fatto le corse a fronte di questo accordo che ci permette di avere 6,6 milioni in disponibilità. E’ buona amministrazione aver colto l’occasione, l’unica per poter fare questa strada. Se oggi ragioniamo di togliere il traffico pesante da Villafranca, lo possiamo fare grazie a questo. Non abbiamo perso tempo con i cartelli e così portiamo a casa il contributo.
Sostegno all’opera da parte dei capigruppo. Franco Pennacchia (Fratelli d’Italia): «Opera funzionale e utile alla cittadinanza. Chiaro che ci saranno da tener presente le osservazioni e se si può migliorare l’opera si farà. Ridurrà il traffico su via Messedaglia e via Bixio oltre a collegare Grezzanella e polo scolastico. I cittadini villafranchesi faranno festa, altro che disastro».
Jacopo Foroni (Villafranca Domani): «L’impatto ambientale è minimo rispetto all’obiettivo primario di deviare i traffico dal centro con sensibile diminuzione dell’inquinamento».
Luca Pigozzi (Lega): «Siamo favorevoli perché ripaga la lungimiranza dell’amministrazione e del sindaco. Momento straordinario, storico, perché riusciamo finalmente a stravolgere positivamente la viabilità di Villafranca».
Niko Cordioli (Lista Tosi): «Quando fai qualche piccolo lavoro c’è sempre discussione. Parlando di un’infrastruttura così importante è normale. Visti i ritardi della Grezzanella, che l’Amministrazione porti avanti quest’opera con un finanziamento così cospicuo è da applaudire, grazie al lavoro del sindaco come consigliere provinciale. Deve prevalere il bene comune».
Adriano Cordioli (Insieme si può) parla anche da agricoltore: «Purtroppo la campagna è la prima che subisce ma è un’opera che ha valenza di 50 anni e quindi bisogna guardare a questi vantaggi. Tra la strada e il Parco Tione ci sono insediamenti produttivi e abitazioni che elimineranno l’impatto. E’ un merito aver fatto valere Villafranca in Provincia con 6 milioni di finanziamento. Si dice dove si troveranno gli altri 6 milioni ma si dimentica gli investimenti fatti in questi anni e quindi recuperare qualche milione non sarà un problema. Abbiamo mostrato le tavole a chi ne ha fatto richiesta, massima disponibilità a chi ne farà richiesta. Non possiamo poi confrontare la realizzazione di una piazza con un’opera per un bacino di utenza di 50 mila persone. Non è vero che va contro la progettualità. Da fare dopo la Grezzanella si cita solo il tratto tra via Fantoni e via Porta. Il lungo termine ha come precondizione la realizzazione della tangenziale Sud e quindi questa non può essere ricompresa in questa fascia. Fatti i tre stralci della circonvallazione sud si può pensare di obbligare tutto il traffico pesante a non passare più da Villafranca, a prescindere da altre opere sovracomunali. Sul percorso alternativo c’è da sorridere tanto è improponibile. Il tracciato proposto dal PD passa dove c’è il futuro polo delle scuole. Poi passa sopra dove ci sono case. Rotatoria di via Dossi non è adatta a viabilità di mezzi pesanti. Verso il Tione l’allargamento della strada coinvolge le case di fianco (nella foto). Ponte sul Tione in controcurva (nella foto) e poi curva a gomito verso la Sp è assurdo. E’ bello mostrare le cartine ma tecnicamente poi bisogna realizzarle».