La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, ha approvato il bando di 5 milioni di euro per chi vorrà rottamare la propria vecchia auto e sostituirla con un veicolo a basso impatto ambientale ricevendo gli incentivi. Rispetto agli scorsi bandi è stata estesa la possibilità di rottamazione anche per i vecchi veicoli alimentati a benzina o bifuel fino a euro 4 e a gasolio fino a euro 5. Nel valutare i punteggi per i nuovi acquisti si continuerà a privilegiare il criterio delle emissioni, certamente il più idoneo per abbattere l’inquinamento. Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate successivamente alla pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto BURV (prevista nei prossimi giorni) e fino alle ore 12.00 del 15 giugno 2021. Per eventuali e ulteriori informazioni di dettaglio in merito ai contenuti del bando ci si potrà rivolgere alla Direzione Ambiente (041 2792143 – ambiente@regione.veneto.it).
«Anche quest’anno vogliamo continuare e rafforzare quel percorso virtuoso di risanamento dell’aria – spiega l’assessore all’Ambiente – che passa anche attraverso una riduzione dello smog provocato dai tanti mezzi, spesso obsoleti, in circolazione. Gli incentivi, che abbiamo voluto portare fino alla significativa cifra di 8.000 euro per veicolo saranno differenti in funzione delle effettive emissioni di anidride carbonica e di ossidi di azoto del nuovo mezzo, stabiliti in base a specifici protocolli e si potranno ottenere rottamando autovetture adibite al trasporto persone. Per agevolare massimamente chi può averne più bisogno, nel predisporre la graduatoria, oltre al fattore emissioni, abbiamo confermato punteggi differenti a seconda della situazione economica dei beneficiari, prevedendo una priorità per le fasce di reddito più basse».
Tra i criteri è stato inoltre previsto un incremento di punteggio per le istanze presentate da residenti nei Comuni nei quali sono state approvate ordinanze conformi alle disposizioni dell’Accordo di Programma del Bacino Padano, così da premiare in quota parte anche il lavoro delle amministrazioni locali. In caso di punteggi equivalenti, come criterio residuale, si terrà conto dell’ordine cronologico di arrivo delle domande, fino ad esaurimento delle disponibilità finanziarie.
«La nostra battaglia per ridurre le emissioni in atmosfera – conclude Bottacin – continua con molteplici azioni. Sono infatti oltre settanta le misure contenute nel nostro piano regionale che gradatamente stanno portando riscontri positivi, come è dimostrato anche dal fatto che, pur trovandoci all’interno del Bacino Padano dove c’è scarso ricambio d’aria, il valore medio del PM10 è al di sotto dei limiti imposti a livello europeo e il superamento si è verificato per il solo valore limite giornaliero, non per il valore medio annuale che, ormai da tempo, risulta ampiamente rispettato».