Il Consiglio Provinciale ha approvato oggi pomeriggio, mercoledì 28 aprile, il rendiconto di gestione 2020 e la variazione del bilancio di previsione, con l’aggiornamento del programma triennale 2021-23 dei lavori pubblici. Le novità più rilevanti della manovra riguardano il Palazzo Scaligero e alcuni edifici scolastici di competenza dell’ente. Tra questi, in tema di scuole superiori, sono stati inseriti in bilancio nella seduta odierna, per il 2021, 1,4 milioni di euro per la realizzazione della palestra dell’istituto alberghiero “Carnacina” di Valeggio sul Mincio.
Le modifiche al programma triennale dei lavori pubblici per gli istituti scolastici sono funzionali alla presentazione, entro il 30 aprile, della domanda per il finanziamento statale previsto dal Decreto 62 del 2021 del Ministero dell’Istruzione che ha attribuito alla Provincia di Verona 12,26 milioni di euro.
L’altra novità sostanziale dell’aggiornamento dell’elenco triennale dei lavori pubblici adottato dal Consiglio nella seduta odierna, riguarda il Palazzo Scaligero per il cui risanamento e restauro sono stati messi a bilancio 16 milioni di euro. La progettazione dei lavori si concluderà entro il prossimo anno, mentre l’avvio dei cantieri è in programma tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.
Oggi il Consiglio ha approvato, inoltre, il rendiconto di gestione 2020, che evidenzia il rispetto degli equilibri di bilancio da parte della Provincia.
«L’avanzo di amministrazione risulta pari a 142,9 milioni di euro (erano 121,5 nel 2019), ma di questi, al netto dell’avanzo vincolato e di quello accantonato, i restanti 109,5 milioni sono tutti necessari per dare corso agli interventi già programmati per i prossimi anni – spiega il Presidente, Manuel Scalzotto -. Sarà comunque possibile, in corso di gestione, valutare eventuali diverse necessità di finanziamento per ulteriori investimenti anche derivanti da esigenze delle società partecipate. Gran parte del bilancio sarà destinata a opere di sviluppo in ambito viabilistico e scolastico e alla conservazione e riqualificazione di edifici storici che sono parte fondante dell’identità della città e della provincia, quale il Palazzo Scaligero . Il dato senz’altro più significativo riguarda i fondi effettivamente spesi per gli investimenti: passeremo dai 15 milioni del 2020 ai 25 circa di quest’anno. Ciò significa che dalle idee e dai progetti siamo arrivati, per diverse opere, alla fase dei cantieri. È un buon segnale, sia per la Provincia che per i cittadini veronesi».
Le entrate tributarie dell’Ente sono scese dai 76,7 milioni del 2019 ai 71,9 del 2020. A incidere soprattutto l’effetto dell’emergenza Covid, ad esempio sull’Ipt, l’imposta provinciale di trascrizione sui passaggi di proprietà dei veicoli usati e sulle immatricolazioni di quelli nuovi. Contrazioni delle entrate che sono state bilanciate dai contributi erogati dallo Stato agli enti locali per far fronte alla pandemia.
Infine, il debito della Provincia di Verona è ulteriormente sceso: dai 28,5 milioni del 2019 ai 24,2 del 2020.
Contrari, in sede di votazione, al rendiconto di gestione e astenuti sulla variazione del bilancio di previsione, i Consiglieri di Insieme per Verona, Alessio Albertini e Paolo Martari: «L’avanzo di amministrazione, che continua a crescere, evidenzia un’inerzia nella gestione politica dell’Ente che riteniamo debba essere superata, come già ripetuto in precedenti occasioni. Abbiamo suggerito, negli ultimi due anni, un maggior confronto con i Comuni, con degli incontri per quadranti del territorio provinciale, al fine di avviare forme di collaborazione che permettano di spendere presto e bene i fondi a disposizione. Il nostro è un ‘no’ che vuole essere di stimolo e un invito deciso a un necessario cambio di rotta rispetto al passato».