Creazione di una rete di sostegno per attività ludiche e ricreative per persone in situazione di fragilità. E’ lo scopo del progetto “High five” , Darsi un cinque, per dare sostegno a persone residenti caratterizzate da situazioni di disabilità, fragilità o disagio. Prende il nome da un comunissimo gesto che caratterizza il momento più sociale e solidale di ogni attività sportiva e vede come attori, col coordinamento e il sostegno economico del Comune e in convenzione con Ulss 9, realtà associative e istituzionali che la Polisportiva San Giorgio intende mettere in connessione ed attivare.
«Questo progetto – spiega il presidente Gigi Franchini – fa riacquisire un ruolo culturale e sociale alla Psg che negli ultimi anni aveva un po’ perso occupandosi eminentemente di sport».
La Psg lancia un apposito bando (resterà aperto per dare continuità nel tempo) su FB e Instagram rivolto a giovani dai 18 ai 26 anni.
«Si lavora sull’inclusione sociale – spiega Gigi Martari – .Puntiamo a 15 ragazzi per fare attività di diversa natura, circa 60 ore, con la possibilità di ricevere anche un contributo. Snatura il senso del volontariato vero, ma l’occasione di sperimentarsi con un incentivo poi fa appassionare al tema e affezionarsi alle persine creando continuità nel volontariato puro. Non sostituisce ovviamente l’operatore socio sanitario o educativo ma dà una possibilità maggiore alle famiglie».
Ogni specifico intervento verrà concordato con i Servizi Sociali territoriali (Servizio Sociale di Base e Servizio Educativo Territoriale) con cui verrà definito un tavolo di coordinamento per l’analisi e la progettazione di ogni azione di affiancamento. In queste progettualità sono previste attività dapprima a carattere individuale e, in seguito, anche in forma aggregata, in compagnia di un intero gruppo di pari sempre accompagnati e mediati da volontari e supervisionati da educatori.
«Sarà un grande lavoro di rete con l’obiettivo di formare e sensibilizzare la comunità e reperire volontari che si affianchino a persone che seguono le disabilità – spiega l’assessore Nicola Terilli -. Abbiamo purtroppo raccolto la preoccupazione fondata di molti famigliari con ragadi disabili che non trovano risposta al tempo libero, fermo restando l’attività all’interno della scuola o il supporto in centri specialisti. Si vuole dare ai ragazzi l’occasione di potenziare nuove relazioni e uscire dalla solitudine al di là della normale attività sportiva. Il cComune investe 7 mila euro come partenza».
È prevista per tutte le persone coinvolte nelle attività del progetto uno specifico percorso formativo, organizzato in collaborazione con i servizi educativi comunali e con l’Associazione AIAS che sarà aperta anche ad altre realtà del territorio (Unità Parrocchiale di Villafranca, PSG, Circoli NOI, Gruppo Scout Villafranca 1, Gruppo famiglie in rete) che volessero formarsi su questi temi.
«Mettiamo in campo le professionalità nel campo delle fragilità – sottolineano Claudio Cerpelloni e Marco Ottoboni di Aias -. Con l’educatrice Elisa abbiamo cercato di produrre un programma di 4 incontri ricco di contenuti ma allo stesso tempo leggero per non spaventare i ragazzi che si approcciano per la prima volta. Il 19 giugno in chiusura corso ci sarà una trasferta al Bottagisio sport Center per ‘Chievo for special’ che da anni portiamo avanti, facendo vedere ai nostri ragazzi sul campo le modalità di approccio e intervento che andiamo a produrre durante i laboratori di attività sportiva».