Il Comune di Villafranca torna, dopo anni di rinunce, ad aderire all’aumento di capitale dell’aeroporto Catullo. Il consiglio comunale ha infatti approvato all’unanimità (contemporaneamente anche il Comune di Sommacampagna) la delibera permettendo cosi di esercitare l’acquisizione di un numero equivalente a 6736 diritti di opzione per un valore di 152.000 €. In questo modo il Comune di Villafranca manterrà invariata la propria quota e permetterà al Catullo il proseguo della programmazione come previsto prima del Covid. Il piano investimenti 2016-2019 prevedeva infatti interventi per 65 milioni di euro ma il dilazionarsi dell’iter autorizzativo e la pandemia ha permesso di realizzare opere per 36milioni. Alla fine di questo mese verrà posata la prima pietra del progetto Romeo (nella foto).
«Vuole essere per Villafranca non un segnale di discontinuità con quanto pensato finora ma un segnale forte di responsabilità e di attenzione al territorio in sinergia con gli altri enti e soci pubblici – afferma il sindaco Roberto Dall’Oca – convinti dell’importanza di mantenere la quota pubblica nella società in attesa dell’avvio dei nuovi piani di sviluppo e andando anche a valorizzare le proprie quote mantenendo invariata la partecipazione».
Il Comune di Villafranca è socio della società Catullo di Verona Villafranca per 10.364 azioni con lo 0,436% del capitale . Pur non essendo socio fondatore, il Comune di Villafranca ha sempre considerato di rilevanza strategica la propria partecipazione societaria per rappresentare gli interessi della comunità Villafranchese e di tutto il territorio.
In aprile 2021 l’assemblea ha approvato il bilancio con 12 milioni di perdite e in quella seduta ha deliberato di coprire le perdite con riserve in disponibilità.
A maggio 2021 l’assemblea straordinaria ha approvato con il 98,9% dei soci un aumento di capitale per 34.000.001 milione di sovrapprezzo per complessivi 35 milioni.
«Ma l’aeroporto Catullo aveva chiuso in utile quasi tutti gli esercizi finanziari dal 2015 e 2019 – sottolinea il primo cittadino – e per questo si è ritenuto opportuno aderire all’operazione di rilancio per garantire un servizio di pubblica utilità, proseguire il piano investimenti 2021 2030 di 180 milioni, consentire alla società di riequilibrare la posizione finanziaria post COVID, assicurare un volano economico il tessuto turistico sociale culturale del territorio e sostenere con gli altri soci pubblici il sistema Verona e Villafranca».
Sul tavolo, poi, ci sono anche le future strutture come la stazione fronte aeroporto per collegare Mantova al Catullo e a Verona con la deviazione da Dossobuono, o la bretella di collegamento dalla tangenziale (nella foto) per collegare l’aeroporto e Villafranca con l’innesto da est che aveva già avuto l’apprezzamento da parte della società Catullo .
«Vogliamo essere parte attiva di questo sviluppo, essere presenti sui tavoli politici e di controllo affinche oltre lo sviluppo vengano garantite anche tutte le forme di mitigazione e compensazioni ambientali previste – conclude Dall’Oca -. Per chiedere un peso politico adeguato nella compagine, Villafranca deve far vedere anche con i fatti che non si sottrae né alle responsabilità, né allo sviluppo. Già da ora, come in passato, mettiamo a disposizione il nostro impegno, la nostra struttura tecnica e professionale per accompagnare lo sviluppo del Catullo. Ringrazio la minoranza per il confronto avuto in questi giorni e per la sinergia delle vedute in riferimento allo sviluppo della struttura , al peso politico da far valere sui tutti tavoli e sulle funzioni di controllo in merito al rispetto delle azioni ambientali previste e future».