Il futuro del Magalini. Se n’è parlato in consiglio comunale dopo l’interrogazione della consigliere M5S Clara Zanetti. «La riapertura ha grande importanza non solo per Villafranca. Con il Magalini Covid, molti medici hanno chiesto il trasferimento. Oppure ci sono state scelte aziendali dell’Ulss che hanno spostato i medici da Villafranca e mai il contrario. I posti letto dovevano essere 187 ma sono un 35% in meno, manca un centro antidiabetico nell’ex Ulss 22. Metà terzo piano è ancora chiuso per lavori. Meno medici vuol dire anche meno servizi per i cittadini. La Regione deve dare risposte. Si chiede forte impegno di tutto il consiglio perché il Magalini possa dare il servizio sanitario promesso».
La relazione del sindaco Roberto Dall’Oca: «Non ho mai e non abbiamo mai abbassato la guardia su questo tema. Mi confronto e ci confrontiamo continuamente con dirigenti e primari ma a volte bisogna essere realisti e confrontarsi con le difficoltà tecniche, amministrative e normative. Di emergenza non voglio mai più parlarne. Il problema del personale è mal comune in tutti gli ospedali. Addirittura, recentemente, sono stati fatti concorsi che sono poi andati deserti e in alcuni ospedali privati sono state chiuse delle sezioni perché hanno perso collaboratori. Ad oggi la disponibilità del mercato del lavoro di medici specialisti è carente per i noti difetti di programmazione che hanno generato il ben noto stato attuale. Per quanto riguarda i posti attualmente non coperti presso il presidio, sono state attivate tutte le diverse tipologie di acquisizione dei medici che la pubblica amministrazione permette, al fine di dare tempestiva copertura al fabbisogno di specialisti, nelle more dell’espletamento delle procedure concorsuali regionali, che dovrebbero permettere appunto il reintegro dell’organico previsto. Nel merito è stato appena acquisito un neurologo proveniente da Peschiera, tre nuovi medici a Urologia, un Ottorinolaringoiatra proveniente da Azienda Ospedaliera oltre al reintegro di 4 pediatri e ad un infettivologo che sarà inserito una volta completato il preavviso dall’azienda di provenienza. Sentita l’Ulss, non si capisce quali siano gli ipotetici specialisti spostati in altri ospedali. Viceversa, da San Bonifacio viene a Villafranca il direttore della Cardiologia per supportare l’equipe di Villafranca, così come l’ematologo da Legnago.
I lavori di potenziamento tecnico-impiantistico, che hanno riguardato il terzo piano dell’ospedale, sono in corso di conclusione e pertanto mi è stato detto che nella seconda metà di ottobre saranno ripristinati i posti letto di area internistica e chirurgica permettendone il progressivo allineamento al numero di posti letto previsti dalle schede di dotazioni ospedaliere.
Questo rappresenta un rafforzamento della struttura Ospedaliera di Villafranca non certo un depotenziamento in quanto unica struttura ad essere dotata di stanze di isolamento secondo gli standard moderni.
Le attrezzature convogliate negli ultimi mesi sul Magalini sono tracciabili e hanno ulteriormente arricchito la dotazione tecnologica basti ricordare tac e risonanza oltre all’apparecchiatura laser per il trattamento d’avanguardia della ipertrofia prostatica
Il Centro Antidiabetico del Distretto4 non è chiuso ma con ridotta attività per le carenze di dirigenti medici, nonostante lo scorrimento di una graduatoria per endocrinologi nelle scorse settimane. E’ in corso un’ipotesi di contrattualizzazione con un medico endocrinologo al fine di ripristinare quanto prima appieno le attività del Centro Anti Diabetico, parallelamente all’interno della graduatoria regionale per medicina interna è presente un medico specialista in endocrinologia che ci ripromettiamo di chiamare per essere assunto a tempo indeterminato per la nostra struttura. Non è nemmeno esclusa una mobilità in entrata di uno specialista da altra sede.
Non darò mai una fiducia incondizionata né all’Ulss, né ai dirigenti, ma mi fido del lavoro fatto finora e dell’impegno messo. Lo verifico sul campo tutti i giorni. Per questo chiedo a tutti di fare squadra più che polemica. Alcuni medici se ne sono andati per quanto hanno dovuto sopportare in periodo Covid e per la paura che questa struttura non ripartisse. Li ringrazio per quanto hanno fatto ma oggi provo grande stima e apprezzamento per chi è rimasto e per chi è venuto. Oggi contiamo 700 nascite in maternità e le sale operatorie hanno ripreso a pieno ritmo.
Oggi a Villafranca abbiamo solo 16 positivi e 1 ricoverato su 34mila abitanti e in ospedale Magalini 0 in area non critica e 2 in terapia intensiva. Solo questo dato dovrebbe dare a tutti noi la forza per guardare al futuro con ottimismo, lo stesso ottimismo che dobbiamo infondere ai nostri medici ai nostri infermieri e a tutto il personale per dire manca poco, rimanete, abbiate fiducia, facciamo squadra e tutti insieme porteremo il Magalini verso quell’eccellenza che il territorio Villafranchese merita e che le schede Regionali hanno confermato».
Il presidente Lucio Cordioli ai consiglieri: «Vi ho rappresentato tutti e lo farò ancora. Non possiamo accettare che l’ospedale non sia una ruota importante ma quella di scorta»
La replica di Zanetti: «Il sindaco è fiducioso ma la realtà è evidente. Le problematiche sono reali. I reparti che c’erano prima non ci sono più».
La conclusione del sindaco: «Io ho presentato i dati che indicano la situazione attuale. Non sensazioni o suggerimenti da qualcuno all’interno».