La comunità sportiva ha dato l’ultimo saluto nella chiesa dei Frati Cappuccini a Enzo Barlottini, che purtroppo ci ha lasciato prematuramente. Nel veronese era uomo di sport molto conosciuto. Lo dimostrano i tanti personaggi dell’ambiente sportivo presenti. Ma anche tanta gente del mondo del volontariato. Al punto che in molti sono rimasti fuori ad ascoltare la funzione attraverso gli altoparlanti. «Un uomo buono in una corazza durissima, ma solo all’apparenza» lo ha ricordato la figlia Serera. «Ora allenerai gli angeli e i tuoi ex ragazzi faranno il tifo per te» ha aggiunto la sorella Sara
A rappresentare la comunità il sindaco Roberto Dall’Oca. «Nella vita era un costruttore, soprattutto con i giovani. Quando l’ho visto in ospedale ormai in punto di morte, gli ho detto ciao Brontolo. La sua risposta, un po’ stentata e confusa, mi è sembrata un ciao. Lo porterò sempre nel cuore».
In provincia si era distinto come giocatore con Chievo, Pescantina e Sommacampagna. Come tecnico ha lasciato un ricordo indelebile a Quaderni dove ha vinto due campionati portando la squadra della frazione in Prima categoria. Ma il meglio lo ha saputo dare allenando i giovani del Villafranca. Un uomo prezioso per un settore giovanile all’avanguardia, una persona non di mezze misure, schietto e diretto, in grado di trasmettere ai calciatori in erba quello che conta davvero per emergere sul campo: non bastano le doti tecniche, servono anche rispetto per gli altri e grande passione. Ciao Enzo, è stato bello confrontarsi tante volte con te sul mondo del calcio.