(di Rocco Fattori Giuliano) Gara 3 è di Verona, senza dubbi, senza incertezze, senza mollare mai, senza se e senza ma. Verona entra in campo con una faccia diversa da quella mostrata in Friuli al PalaCarnera. Sull’onda di 5mila200 fans assiepati all’AGSM Forum. Alla fine, il il risultato finale è 66-56 (16-19 nel primo quarto, 22-16 nel secondo dove Verona accelera con decisione; 14-7 nel terzo bloccando ogni velleità di rimonta dei friulani e infine 14-14 nell’ultima frazione). Siamo ad una gara dal ritorno in A1.

Una gara contrassegnata dalla grande disciplina difensiva che ha limitato Udine a 56 punti, una difesa coriacea, sempre attenta, pronta ai raddoppi sui lunghi friulani senza mai avere paura. Verona ha vinto ai rimbalzi – un aspetto che aveva sottolineato coach Ramaghi nell’analisi post gara 2 – : 41 a 30 di cui ben 28 in difesa. Verona si è mossa con buone percentuali: 14/29 da due punti, 8/27 da tre, 14/15 ai tiri liberi.

Man of the match certamente Guido Rosselli che nei momenti decisivi ha saputo tenere ordinato il suo plotone ed ha piazzato i colpi vincenti che hanno tagliato le gambe ai friulani: per lui 13 punti a referto, 2/3 da due, 1/1 da tre, 6/6 ai liberi, 4 rimbalzi e due assist. La Tezenis ritrova anche il “suo” friulano doc – Francesco Candussi di Palmanova – che dopo due partite difficili a Udine oggi ha “messo a terra” 15 punti prendendosi in difesa la responsabilità di contenere (con successo) la grinta offensiva di Brandon Walters, il più imprevedibile e temibile dei centri bianconeri. Con Candussi in più, la Scaligera può affrontare con uno spirito più leggero gara 4, domenica sempre all’AGSM Forum. Manca una vittoria per toccare il cielo. Bisognerà reggere al prevedibile assalto all’arma bianca dei friulani. Una gara che vale tutta una stagione e che, come questa di oggi, è destinata ad entrare di diritto nella storia del basket gialloblù.