(di Matteo Zanon) Una passione che va oltre i confini. È proprio il caso di dirlo per il viaggio che ha iniziato Amedeo Girardi, giovane di Zevio. Il veronese, spinto dalla passione per la bicicletta, ha deciso di partire,  il 22 luglio, con tanto coraggio e tanta determinazione per l’Erasmus in terra basca proprio con la sua fedele compagna, la bicicletta. Tappa dopo tappa raggiungerà Granada dove si fermerà a studiare. 

“Sin da 12 anni – racconta – ho cominciato ad avvicinarmi al modo della bicicletta per poi coltivare sempre di più questa passione nel corso del tempo. In particolare, è durante l’esperienza del lockdown a Marzo 2020 che ho cominciato a conoscere le storie di altri viaggiatori attraverso i loro libri o documentari e da qui è maturata la voglia di compiere il primo viaggio in bici. A luglio sono dunque partito ed è stato subito colpo di fulmine”.

Lo studente dell’Università di Padova frequenta il corso di laurea magistrale in Pluralismo culturale, mutamento sociale e migrazioni e con la sua bicicletta ha viaggiato in lungo e in largo per l’Italia: ha attraversato le Dolomiti, la Pianura Padana, le colline toscane e tutta la costa adriatica dal Veneto alla Puglia (19 giorni di viaggio con più di 1500 km nelle gambe). Qualche mese fa la prima esperienza oltre confine, come spiega: “A cavallo tra maggio e giugno 2022 inoltre ho avuto l’opportunità di pedalare all’estero, partecipando all’iniziativa “Scholares vagantes” promossa dall’Università di Padova, la quale aveva come scopo la promozione dei valori dello sport, della collaborazione e mobilità internazionale”. 

Pensando a come organizzare il suo viaggio per raggiungere Granada una semplice domande: “e se ci andassi in bici?” ha trasformato un semplice viaggio in un’avventura che quotidianamente aggiorna tramite immagini e video sulla sua pagina Instagram.

Il viaggio in solitaria e in autosufficienza lo farà pedalare in posti incantevoli e sicuramente, al di là della fatica, gli rimarranno nel cuore. Passerà dalle colonne d’Ercole, da Gibilterra e Ceuta. Posti che come spiega girardi sonp ricchi di significato: “Queste nel corso dei secoli sono state considerate come il limite del mondo conosciuto e possono rappresentare al giorno d’oggi i limiti ed i confini verso cui ogni giorno andiamo incontro, sia personali che collettivi. Ho voluto inserire questa tappa intermedia nel tragitto perché sono stato ispirato dall’installazione presente nel cortile antico del Palazzo Bo di Padova: la ricerca, il dubbio, la libertà, l’incontro con altre culture e persone, il cammino, un messaggio di mobilità sostenibile e di studio consapevole, le difficoltà e le emozioni che scaturiranno da questa avventura sono ciò che caratterizzeranno questo progetto e che spero di poter condividere il più possibile”. 

Un’esperienza che mette alla prova mente, corpo e spirito. Sebbene viaggerà da solo, non sarà solo. Infatti, un gruppo di amici gli ha disegnato un logo con un disegno e la scritta “OtteRider”. Girardi, dal canto suo durante il primo viaggio, con un video sulla sua pagina Instagram ha voluto scrivere sulla sua bicicletta i nomi degli amici, per sentire la loro vicinanza e il loro aiuto e per renderli parte intregrande di questo lungo viaggio. 

Dopo aver concluso le prime due tappe, nei prossimi giorni si dirigerà verso la Liguria, passando gli Appennini e percorrendo poi la costa direzione Francia. In totale in questo viaggio percorrerà 2800 km, attraverserà due Continenti, quattro Paesi in circa 40 giorni. L’arrivo infatti è previsto per l’inizio di settembre. Per chi volesse rimanere aggiornato sui suoi spostamenti, sulla sua pagina Instagram nel link in bio è possibile vedere il Gps Tracking con i suoi spostamenti in tempo reale. È possibile contribuire anche con una raccolta fondi.