Questa mattina è stato posizionato un laboratorio mobile ARPAV all’incrocio fra via Magenta e via Aprili, nel bel mezzo del polo scolastico di Villafranca. Rimarrà lì due mesi, durante i quali monitorerà l’aria. Ci sono due tipi di analisi: una parte dell’aria viene campionata e successivamente analizzata in laboratorio una parte di parametri invece viene analizzata continuamente in automatico dagli analizzatori, che sono dei PC all’interno del furgone che attraverso delle pompe incamerano l’aria che entra dalle sonde di prelievo, costituite da dei “caminetti” posti sul tetto del laboratorio mobile. I dati, registrati “in continuo” vengono archiviati localmente per poi essere trasmessi alla centrale Arpav del Veneto di Padova ogni 2 ore.

Riccardo Maraia, assessore all’ecologia:  “Due mesi è il tempo che abbiamo stabilito in collaborazione con Arpav per fare un monitoraggio puntuale dell’inquinamento dell’aria. E’ stato collocato in questa posizione, lontano dalle vie principali di traffico per fare un analisi sull’aria che effettivamente respiriamo. Per avere un dato non falsato dalla concentrazione dall’intensità del traffico. Qui in particolare è considerato sito sensibile perché è la zona del polo scolastico. Per capire qual’è la tipologia di aria che andiamo normalmente a respirare su Villafranca e che interessa ai nostri ragazzi”.

Il Sindaco di Villafranca Roberto Luca Dall’Oca ha definito il posizionamento della centralina “Assolutamente doveroso. Soprattuto per avere effettivamente la reale situazione dell’aria sul nostro territorio. Ciò ci permetterà di andare ad incidere con degli interventi ad hoc laddove dovessero esserci problemi. Sappiamo che i dati saranno differenti dalle centraline fisse e che probabilmente rientreremo nella media di questi valori, che, da questo punto di vista sono abbastanza allarmanti. C’è da dire che quando parliamo dell’aria del nostro territorio dobbiamo comprendere anche i comuni di Povegliano, Nogarole Rocca e Valeggio sul Mincio, i quali a differenza di Villafranca non sono soggetti a limitazioni di traffico. Siamo sempre in attesa dell’Arpav per il monitoraggio dei dati in caso si abbassassero. C’è ancora molto da lavorare su questo tema. E’ logico che interventi strutturali devono essere fatti con risorse importanti. Oggi noi siamo qui per sensibilizzare sul tema e per dire che esiste un problema e che solo tutti insieme, se ognuno di noi farà una piccola parte, si riuscirà a risolverlo.”