Bere acqua fa bene, fa vivere meglio e più a lungo. Bisognerebbe berne almeno un litro e mezzo al giorno, l’equivalente di 6 bicchieri, ma metà dell’umanità non lo fa. E così si espone a diverse malattie, specie cardiocircolatorie.
E’ quanto emerge da uno studio del National Institutes of Health USA pubblicato su eBioMedicine di Lancet condotto su 11.255 persone nel corso di 30 anni con varie visite nel corso degli anni. E’ risultato che chi beve poca acqua ha nel sangue livelli più alti di sodio e va soggetto a invecchiamento precoce con più probabilità di avere malattie croniche se non di vivere di meno.
Per la precisione nel campo studiato a livelli di sodio più alti della media corrispondeva una probabilità dal 15 al 50% di avere un’età  biologica superiore a quella anagrafica, del 21% del rischio di morire prima di quelli che avevano una natriemia normale, un rischio fino al 64% in più di andare incontro a malattie cardiovascolari, diabete e demenza senile.
Bere acqua fa bene e non è difficile e non costa quasi niente ed è una forma di prevenzione di molte malattie più facile da attuare di tante altre. Basta solo un po’ di buona volontà ma, soprattutto, pesarci. A volte, presi dalle mille incombenze quotidiane, non provando la sete, ci dimentichiamo di bere.