Si riapre la possibilità per le PMI con consumi non domestici superiori ai 16,5 kW di vedersi non addebitare gli oneri di sistema (ricomprendono anche i consumi non pagati dai gestori al gestore nazionale…) sulle bollette energetiche: questo se il Governo accoglierà l’ordine del giorno dell’onoreviole Maddalena Morgante, FDI, che in sede di conversione del decreto aiuti quater ha proposto una rimodulazione dei crediti d’imposta al fine di togliere dalle bollette che ricevono le imprese oneri che nulla hanno a che fare coi consumi produttivi. Per tagliare questi costi impropri, Maddalena Morgante ha proposta che si intervenga sul meccanismo del credito d’imposta senza così comportare uscite per le casse dello Stato.
A chiedere un intervento in tal senso era stato nei giorni scorsi anche il vicepresidente di Confindustria, e leader delle Piccole industrie, Giovanni Baroni che aveva evidenziato la disparità di effetto dei due provvedimenti: l’azzeramento degli oneri di sistema rappresenta uno strumento “orizzontale” in grado di aiutare tutte le imprese, mentre il credito di imposta, più complesso da realizzarsi, favorisce soltanto le PMI più attrezzate e con sufficiente capienza fiscale.
La Camera ha approvato l’ODG Morgante con due soli astenuti e tre voti contrari. Ora la palla passa al Governo.