Sono tanti gli anziani che vengono trattenuti in ospedale sette giorni più del necessario perché a casa non hanno nessuno che li assiste. Anzi, sono troppi: un milione. Tre le conseguenze, tutte piuttosto gravi:
Ia prima: un milione di posti letto rimane occupato per una settimana in più quando potrebbe essere messo a disposizione di chi ne ha bisogno realmente;
Ia seconda: un posto letto costa circa 700 euro al giorno. Tenerne uno occupato per sette giorni in più del necessario è una spesa in più per il Ssn di 4.900 euro;
Ia terza, la più grave, è che un milione dei nostri nonni ha casa non trova nessuno, sono soli, privi dell’assistenza sanitaria, ma anche dell’affetto e della presenza dei proprio cari. Aspetto, questo, di cui non si può fare carico la collettività, ma che è lo specchio di un modello di società che ci sta portando verso una disumanizzazione.

Solo nei reparti di medicina interna sono 2 milioni le giornate di degenza impropria per la difficoltà a dimettere gli anziani che a casa non hanno nessuno e per le carenze del sistema di assistenza sociale e sanitaria. Difficile entrare anche in una Rsa. Il tutto ha un costo per il Ssn di circa un miliardo e mezzo l’anno.

I ricoveri nei reparti di medicina interna sono circa un milione l’anno. La metà sono di over 70 e di questi la metà prolunga mediamente di sette giorni il ricovero oltre le necessità sanitarie, in tutto ci sono 2,1 milioni le giornate di degenza impropria, cui s’aggiungono quelli degli altri reparti.
Urge quindi una riforma del sistema potenziando l’assistenza domiciliare integrata e tutte quelle strutture intermedie fra casa e ospedale che consentano di annullare i ricoveri impropri che costituiscono una spesa in più e un motivo di intasamento degli ospedali.