Roberta Tedeschi, sindaco di Povegliano, in occasione della giornata della Memoria, ha ricordato la vicenda di un concittadino che oggi è stato decorato con la medaglia d’onore alla memoria del Presidente della Repubblica.

«In questa giornata così importante,- scrive Roberta Tedeschi-  coltivo la storia di un giovane rimasto per troppo tempo un  eroe nascosto. Luigi Barioni era un ragazzo del 1916, nato e cresciuto a Madonna dell’Uva Secca, contadino e più volte chiamato alle armi nel reggimento fanteria. Luigi venne catturato dalla truppe tedesche e internato in Germania il 9 settembre 1943. Di quel periodo scrive in un documento del 1945: “Durante lai prigionia venni adibito a lavori di manovalanza varia…Trattamento ricevuto durissimo, bastonate frequenti e vitto insufficiente e pessimo. All’atto della natura mi fu sottratto un orologio da polso di metallo”.

Quello che Luigi, però, non rivelò mai nemmeno alla sua famiglia è che rischiò tutti i giorni di essere fucilato per rubare del cibo e consegnarlo ai suoi compagni stremati, salvandone la vita.
Solo dopo molti anni la moglie Rosetta scoprì l’eroismo di Luigi, quando i compagni di prigionia lo cercarono per ringraziarlo.

Con molta commozione, questa mattina ho accompagnato Rosetta a ritirare la Medaglia d’Onore conferita dal Presidente della Repubblica a suo marito Luigi.
Oggi la memoria ha finalmente restituito Luigi Braioni alla storia…la stessa storia che dobbiamo coltivare, custodire e consegnare ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze.

Ringrazio Rosetta e tutta la famiglia Braioni per aver condiviso con la comunità di Povegliano la storia di Luigi».

Una storia, quella raccontata dal sindaco Roberta Tedeschi, che riporta alla memoria le sofferenze di tutti quelli che durante la seconda guerra mondiale, sono stati prigionieri nei campi di concentramento tedeschi, inglesi, russi. Barioni ha avuto la fortuna di tornare a casa. Moltissimi altri sono morti. Questo il costo umano, in termi in di vite e di sofferenze, della guerra. Di tutte le guerre.