Gianluigi Mazzi dopo essere stato eletto per due volte sindaco di Sona non può più farlo. Non è difficile immaginare che se la legge lo consentisse e si potesse ripresentare agli elettori verrebbe rieletto in carrozza. Ma non può. E così, quale adempimento dim legge, deve redigere il 𝗱𝗼𝗰𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮𝘁𝗼, nel quale relazione che cos’ha fatto nel corso della sua amministrazione comunale. 

«Un documento importante ed impegnativo» scrive il sindaco uscente sulla sua pagine Facebook.Un’occasione per guardarsi indietro e in retrospettiva riconsiderare l’operato di due mandati.

«Un adempimento istituzionale che oltre ad essere il bilancio positivo di 10 anni di amministrazione, diventa anche un punto di partenza su cui costruire il futuro. Mi rendo conto- scrive Mazzi- delle 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗲 iniziate e 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗲, dei progetti conclusi, degli atti portati a termine con successo che sono costati impegno, dedizione e costanza.

Mi rendo conto di essermi trasformato da cittadino in amministratore, con l’umiltà di non sentirmi arrivato. Ma soprattutto mi rendo conto di ciò che ancora rimane da fare,- scrive Gianluigi Mazzi- attraverso quella visione politica che ancora non è conclusa, ma in continua evoluzione, in progressivo sviluppo, in costante perfezionamento, al fine di fare di Sona un comune vivibile, accogliente e rispondente i bisogni propri dei cittadini».