Prime interviste dello Speciale Elezioni amministrative 2023 che L’Adige realizza in partnership con Verona Network. E prime “scintille” a conferma della determinazione con la quale tutti i candidati si tanno approcciando a questo mese di campagna elettorale che sarà “mutilata” da ben due festività: il 25 aprile ed il 1 maggio che porteranno il pensiero degli elettori lontano, lontano… Primo a finire nelle grinfie di Elisabetta Gallina e Matteo Scolari, Roberto Brizzi (appena diventato nonno di Gabriele, nella foto coi nostri giornalisti), sindaco di Bussolengo, in corsa per il suo secondo mandato alla guida di una coalizione civica che si scontra con altri tre candidati: «Non mi nascondo, fare il sindaco più la cosa più bella che possa fare e voglia fare un politico. Non c’è lavoro che dia una soddisfazione più grande. E io voglio completare quanto avviato e in parte realizzato».

Cinque anni fa sconfisse Paola Boscaini al ballottaggio: la ritroverà fra un mese fra gli sfidanti così come una sua ex assessore Silvana Finetto per la Lega e il candidato di FDI, Gilberto Pozzani. Che ne dice?

«Che Paola Boscaini è sempre stata presente dall’opposizione e confermo che l’ho sempre ascoltata con attenzione. E’ la mia filosofia di vita: è importante che ci siano idee e critiche, se fatte con buona intenzione arricchiscono la vita amministrativa. Della Finetto non so che dire, o meglio me lo tengo per me: il venerdì sera ci annunciava con un sms che l’indomani si sarebbe candidata contro l’amministrazione che per cinque anni ha appoggiato votando sempre a favore dei suoi provvedimenti. Non l’ho capito. Quanto a FDI, direi che ci sono tante sensibilità diverse al suo interno e vedremo i risultati».

Bussolengo ha registrato come tutti i Comuni un calo dei suoi elettori: non pensa che quattro candidati per una sola comunità politica siano un po’ troppi e che molti non si presenteranno ai seggi?

«L’astensione è un male italiano che dobbiamo contrastare con la buona politica. E credo che noi l’abbiamo fatta a Bussolengo: certo, ci sono quattro candidati. Ma per me questa non può essere una scusa: c’è possibilità di scelta, c’è un vero contendere. E’ la democrazia, dobbiamo considerare che è un privilegio che abbiamo ed abbiamo il dovere di salvaguardare il nostro diritto al voto. E possiamo farlo semplicemente votando».

Cosa rivendica della sua amministrazione?

«L’aver fatto sentire Bussolengo nuovamente una comunità e non un dormitorio: sa che le persone stanno tornando a vivere nel centro storico? questo perchè abbiamo unito le forze con le tante associazioni ed abbiamo creato un hub per giovani e rivitalizzato una biblioteca che oggi richiama il 50% dei suoi utenti da fuori. Il progetto che più amo è proprio la casa al Valentino che è destinata ai nostri giovani: dai più piccoli a quelli che già pensano al coworking. Prima volevano farne un polo commerciale ed un ristorante…».

L’ospedale?

«Semplice. La Regione ci ha tolto poi ci ha promesso delle funzioni. Le rivoglio indietro per i miei concittadini e quelli del Garda. Certo, come sindaco non ho poteri diretti salvo fare pressione. Per questo alle opposizioni chiedo di firmare un documento con me: per dire alla Regione che Bussolengo, tutta Bussolengo, vuole determinati interventi».

Il sogno?

«Realizzare un nuovo asilo comunale, con personale pubblico. Per dare alle nostre famiglie uno spazio in più per crescere in sicurezza i propri bambini»

Qui e qui trovate l’intervista completa. Questa sera alle 19,15 le interviste a Roberto dall’Oca (sindaco e candidato a Villafranca) ed a Monia Cimichella (vicesindaco e candidata a Sona).